Critica Sociale - Anno I - n. 8 - 31 maggio 1891
12'l CRITICA SOCIALE lo !-tato non lo sostiene, se non lo BOSticno la società. La rhiesa <"at1olica., <'O'l'Ì come la 1,rotcstan1e. sono gli al- !~a~lin!~~11!~1i~· .. r~~~r~\~'~~tti~l0aJN111q~~1;:~•~~!: Sajal~~ 111no lo Slnto. cd in quanto lo ajuurno noi dobbiamo av,·t'rsarle. )la chi, anzichO atta('('&l'O lo stesso ~tato di clai;:sc,lo condizioni cconomit-he di r1ucsto Stato, i !~~<l: 1 1~ 1 ~~1tfo~:~':~1 1 Ìr~''?a 1 1~f ~bb?~t ~cl o~~~.i~:l~~ lo ~1a10, poi la religione non è ph) di alcun pericolo J>Cr noi. Quelli f'rn. ,·oi, che tro,·ano J>iaccre ad una ~erra con1ro Jeho,a, credono rorso t"ho per via di In.si irre– ligioso o ))Cr, la di ìnsulll si por1, danno alla religione1 Questo urebbo da,·,·ero un grande errore! Al contrario! Guo.rdato al C1tll1wkai11Jlf! lo per conio mio della reli– gione ml sono liberato 1n-eslo. A11partengo a. quel tempo, nel quale gli i;1udcnti 1edOM'hl studhwano la filosofiadi !~ 0 fn°i1;,1!,f.1~ 11 ;!f,~!feÌ~~~.s;I~~u~~~~c~:~erè~ 6 ~tc;~a;l 1 1'e~f~ asso.I Uberamcnto.,ru tutlo ciò tt'!Slli f/\cilo. M11. nollt1.mia lunga \'lta p0lillc1~ ho Imparato che mai non si 1>olò smuO\'Ol'O un crodonto con oltraggi ed at– tacchi nlla religione. I.a religione posslnmo scalzarla, solo poncrulo\·I :~ lato il sa1>cro. IJ\'log1m mobilizzare In. 1cuol11 contro lp.(.'hiei;:a., il macslro contro Il prole: una 11\umlnatu. educazione allontana dalh~ religione. Oli at- !.~'~.~~~n~t~!1~fi:1~u~1~ 1 1\ 1 :i~~!:: :a~~iJ~i ~:.1: 0 ~t~ erroro del Go,,cmo prussiano contro la ChiOS.'\ cattolica: fanno li nemico pilt rorto. Noi abbi111110 detto nel nostro programma: la religione !io':"sl~"=~a 1 1~:~~,~g~fut~'.io~~ :i:~~o ~Era~ ~~~ :bbla,fi~" n gi~o~~.\~o l~ill nfs~~ic;Jt:rei:~e~~ mazionl. ~pcs90 fui nella IICCC"'ìilll tli rnro doll'ngilazionl" in re– gioni do,e il cat101icii;:1110 ò una ror1.a,e vicino ad esso anche si afferma In democro.zia @ocialista. U ottenni molli ,oli da. ge nie, che an cora oggi ,·ola con noi, ma che si garcbbero allontnnn.li per un attac,•o alla religione. !\'ci din1onli tli Mainz no dls cu~i;:1 unti ,·olla con un prete cattolico. 1-:gll era &S!>A.i <"nrtcsoed In sostanza d'acconto con 1ne, ma che noi separa.s1!lmo la. religione dallo ::~':;,. c~~n::. ~-~ 1 c;fld?co~ e ~:~ì'1'!b;.g1i~~:o q~~tli un gmnde ,·antA gttio per voi. Guardo.te: so lo Stato 1>rnsslano a,·osso dichiara.lo h, religione cosa.. prh·ata, como noi ''015'.li amo, non 1 1.irebbo n\'vcnuio il Cullm.. hCllll(}f. • Egh ribntte\'a: e Sl, ma lo Slnto dO\'O essere crist,nno. • - e '.\la con quale cristianesimo? - io gli ropllcavu.- Noi u\Jbiamo un crlsHanesimo protestante, un r·ifurmato, un luterano, un catto\lco, un greco-catto– lico, cd ;mcorn ,·enti o trenta 8l-Uo cristiano. Che cosa. do\'O e~scr iulunquo uno Stato cristiano? De"e essere protestante o cattolico o <'ho nitro 1 Como stato proto• s1an10IO!ltlcne il C11lt1wlu1111~ contro la. Chiefol:, catlolica, c~::i;i~~:1~ "! 1 ~~i~/:;~-~~o. :OJ~:1~ ~Ì:!~cori~'!,~t fi1umina10 i cont; •dìni cauolicl, qut111tunque il parroco ancora re~i~1e<1 ~c.he e!l i unanimi ,·otarono per me. ~.~\~i~~!~~~ ~tu ~r:;·~:: 1 10 d~~~ !\:~~~en; cdr:~ f~ dio, ma peni;:o (')10 o.:nuno ha 11irit10 di c1-eder ciò che ,•uolc; noi soti3lbti ,·o;dlnmo a.. ~olutl\ libertà di co– scicnu., &S!òOhlik libertà d'opinione; lll"'-'-UnoStato, nes• &una l'OCictà ha il dirilto di Imporro una fede religiosa o u11' op\nio 11c. So noi lo 1<'nta,slmo, d:mneggeremmo la nostra co.us .,. > ..... Pc1 ·tanto io sono per la ooni;:or,·azionedellll nostm formo!". \li si ecei1ò 11 r11r lnscrh·ere noi nostro programma l'antica formflla demOC'ralicadclln. separa– zione della iicuohl.tlnlla ('hicsll, della Chiesa dallo S1ato. Questo sarebbe un regrc~'IO.Mentre noi dichiariamo la. religione ro!-111,. prin1ta. separiamo con ci()itles.."'° la religione dallo !--tam; o li\ e,luMzione uguale e I unirnrsale per meno dello Stato nt.('('hiude in Pè la separazione della scuola dt'llla ('Illesa. La no 1ra rormola attualo è più comprcn~lvo., più giu<;ta dcl1'1rn1ira, contenuta nel pro– gram1M di Eiscnach. · .'. : . · . .' Il ·sif;nòr ÌH1~1~ ·h~ d0tt0 ~h~ r;1cCialllo· d~ll'i: pocrl&in on inscrh·cndo l'ateismo sulla nostra. bandiera. B bi t a G no B an )la non stia.mo noi sul terreno della scienu.? I-! qual uomo r aglone,·o lo, che sappia appena ap1.ena cho cosa è la st"lt"nta, Ignora <'ho $Cìenu. o religione sono termini oppo<1tl! Uato il t"a.rauerc !!Cienlinc-o del nostro p.'lrtito, Òg~! ;~~~~~~~\ 1;~~~ra,un,~~'\ è ~tl~n~!'~ftl11~ 11 :~~~~i chi credo e-ho in ))rima linea si debba combattere la religione. l...aChiesa, colill la cattolica <"omolll profe!llante, non è al1ro che un ap poggio, un Istrumento dello S1nto di classe, o la ba.so dello Staio di classe è Il sistemo. di produzione capital istica colla sua scbla,·ltù o spcglia.– zione In ogni rorma. Colla produzione t"apitalisttca sta o cado Il modemo :-ta10 di classe. Uo generale, che ,•uol battere il nemico, non disperdo le sue forze in posi– zioni di &ec0ndo ordine, ma sforu. la chla,·o dello po– !!liionl nemicho. Invece di dividere lo forzo contro gli accossori, 1e11iamoci alla baso economica. tmlla quale si fonda. l'odierno Stato di classe insieme l\lla Chiesa., nlle conrcssioui, al J>t"111ato; precipita la. base, precipi1a ogni altra cosa lnslomo. Si pensi Inoltro che lo Imporre l'ntoismo i;a1'0bbo un alla.eco nllo. libo,•th. di cosclonzt\, t\lli\ llbo1•1i\ del pen– siero, allll libel'tà. ))O l'Sonale, che noi in ogni ca.sodob– biamo a11pro1.zn.ro difcndcro. lnsomnH,, noi che sost o• niamo h~ fol'lnoh, - la rcligioue sia cosa 11rh ·o.ta- situno assai più in armonia t"Oi 11rincl1>I fondam enta li ilei nostro partilo, e per giunta assai pili radicali di quelli ehe. altaccllndo la l'Cllgionc, lasciano scor~ere in sè unll certa religiosità. o meglio un certo cler1ca– llsmo. lo non amo I papi in nessuna ronna, e gli anti– papi così poco come i papi autentici. Ed ancora.: non abbiamo noi ciò t"he costituisce la ~~r;z~f~lfi;:~ 1 f~ 0 ~f& 1 :u~C<ln~o~::itti:ù d~:~,~d~: ~~~ flt"io, amore degli uomini? Quando noi, sotto la legge dei socialisti, cl siamo dh'isi per o.n ni dalla moglie e dai figli per servire la nostra. cau.sa. non cm la nostra. una r<iligiono, non del papat o. ma della umanità.1 Era li\ rodo nella ,•IUoria del giusto, dell'idea, lll forml\ con– ,•inziono cito Il dirlt1o de,·e trionf:u-o e l' lngius11zia cadere. Questa religione non ci mancherà mal, perchè è tuU-uno col sodalismo. c-a~!:S1·~!1rt't~gg:e::r~~ t t:~.~ 01 c d::!:~ea:~:~~ cadula del suo autore, Il deputato Da.mbcrger diceva ad un ,·lcino sospirando: e I soclall!tl hanno o.ncor& la rode!• f.l, noi llbblamo ancor& lll fOOe, che non hanno I cosi doti i progressisti; noi sappiamo cho conquiste– remo il mondo! L'enciclica sulla questione sociale L'hanno annunciala da gran tempo, e non è uscila an - cora. Quanta meditaaione, 1i1rior Peeci I e 1I che i lumi dello Spirito Santo vi &1slslonol o Corsequeati fa il sordo? Ma, qualunque cosa aia per dire codesto 1i1nore, che copre la piil alta carica della Chiesa, lo ml contento di constatare un ratto: la sua parola, oni, nou 6 piil attua dai poocrl. So v'ha qualche ciornale che H n'intereui, non 6 e.erto uu orcano desii tfrultati, ma qualche orcano di 1frultalori. E ptrch6? La Chiesa - niuno prenda abbaclio - non "• non può enere, non 1&rà col moto operajo e 1ocialista, che per id ruttarlo, non per servirlo; e in quanto a i lasc erà sfrut– tace da etll e per essa, e per i di lei r.ni, la Chiesa 1u1bruà auociarsi alle proteste del quarto alato; ma i suoi fini e11endo dh·ersi da quelli del proletariato socia· lista, diurai i priocipt da cui mo.-ouo la Chiesa e il So– cialismo, questi non tarderà a trouni di fronte la Chiesa e ,me un o:1tacolo da abbattere, come un nemico da schiacciare. Quali sono questi fioi dinrai? li proletario mira all'enaam:ipa,iona - mentre la Chiesa mira alla IOU{l«lo,u. Vi coneedeue anche la 1ocialiuuione della terra e
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