Critica Sociale - Anno I - n. 7 - 10 maggio 1891
101 CRITICA SOCIALE noi c,·iteromo dì andare 11, rompcro contr'csso nella propaganda nostra: m&gli ò precisamonto dal criterio ftlosoftco cho noi dobbl&mo prendere le mosso per re– golare l'atteggiamento nostro di fronte al ratto del e socialismo cristiano• che ,·igoreggia altrove o dà in– dizi di ,·olc.r spuntare anche f'ra noi. Pcrclu\ è certo che se, andando fra le ma&Sc,"rolgercmo direttamente i nostri sforzi ronlro il sentimento religioso, noi non riusciremo cho n. pro,·ocamc lo reazioni. I contadini, <'ho sono tul11 cattollcl, ci mcttcrnnno a mazzo cogli 11nticlcricali dclii\ borghes\11.che li sl'rutta, o inlerpre- 101-annocome inndo nrtiftelo anche I discorsi con cui tenteremo di s,•egllaro In loro la. coscienza della ingiu– slizia oconomica. che li opprime: un artiftclo senz'altro scopo fuorchl.1quello di turbare la loro fede. Ed è anche altrettanto 00110che, so un socialismo cristiano si de– lerminasso puro In 11nliu.e noi lo volessimo ripudiare porcl1t) « crlsllono •• In. nostra posiziono si farebbe in– sostenibile di n-onto olla istintiva critica. dello masse religiose, lo quali cl gunrdcrobbcro Insospettite della intransigenza nostra noi campo della coscienza indivi– duale. Xt\ questo può dirsi un atteggiamento di impostura. lo non ho mal pensato. nò lo pensarono mai i socialisti ledcschl, che noi si debba nascondere lo co1l\'inzioni nostro in mn1erla di religione. Ma altro ù non nascon– derle od altro , olerle adoperare como lslromento di propaganda, come appunto il signor •·• ,·orrebbo si adoperassero là do,e ln~isto che &idebbano e sfatare i sofismi narcotici• o si debba andar predicando che non ,·j ~ nessuna. ragione di sperare la giustizia in un altro mondo, amncl1ò lo masso intendano cho la. giustizia bi– sogni\ dunque ronqulstarll\ in questo mondo qui. Ma.a una sltrntta posiziono di spirito la mass." non può ,·enire che pc.r duo vie. O por la ,•In.dire1ta e co- 1tiento della. col1Un1.1elentiflca, o questa à sbarrata, per ora. dallo condizioni 1110di 1a,·oro o di ,·ita; o pc.r la vi& indiretta o Incosciente, e questa non ò altro che la organir.ULZiono Ili!\ ,mllo basi delrintoresse di classe: la sua organizzl\llOno per I&guerra. contro quello condi– iioni di la\'Oro o di vita materiale cho no soffocano la vita IUOl'UIO. E polchò l'unica. ,·in. ))OSSibllo à O\'idcnte– montc quest'ultima, Il nostro ln.,·oro non può essere indiri1.1.atocho ad acceloraro o 1\llnrgaro Il\ organizza– zione del la.voratorl o a &\'eglinrc In essi la. coscienza del loro intcreuo contrarlo al presente sistema sociale. Lna tale coscienza s,·iluppandosi nelle lotte, nelle re– pressioni, negli n.Uritl continui della bnttaglia. contro tutti coloro che sono lutorcssati a spegnerla, si tro,·eri~ un bel giorno liberata dalla e mistico. nubo • senza ncp– puro essersene av,·oduta.. Nò certamente può qualiftcarsi lmp0stura l'atteggia– mento cbo lo additai come il meKlio con,·eniente da tenere di l'ronlo al socialismo cristiano. E qui inte1Hlirunocl bene. YI è un certo socialismo cristiano cho non è se non conser,·atorismo truccato di rcligiosit&. Questa O ,·eramento runica ronu di socia– lismo ~ristiamo cho abbiamo noi oggi in JtaliL Tipo, l'opuscolo rceentcmentc pubblicato dal signor Geremia Uonomc.Hi,,·esco,·o di Cremona., sul tema: Capitale e laooro. J.a lnsufllclenza della coltura. di questo, cho fra i prelati italiani ò puro uno do' migliori, non ò superata che dalla ingenuità colla quale egli considera il movi– wento modcmo opcraJo corno e l'opera di capi igm>l.i • o dalla. prooccupazlono manifesta dl sftultare i terrori dello classi conser,·atricl di fronte al molo do' la\'Oratori t>cr rinsaldare lo basi della. Chiesa cattolica. Egli dice no B1 "O ai 1>ro1>rielari: badate, il contadino che 1>ordo la religione Jh•tmta socialista; rinforzato dunque l'autorit.\ spirituale e temp0rale della Chiesa. All'opuscolo del Bonomc.lli risposo sopra un giornale moderato di Crema un cgre1io gio,·ane cremonese. Ra– daeli, studente di medicina e cristiano, anzi cattolico.(') Gli rispose, ammonendolo rispettosamente, ma so,·era– mente, che quello non ora socialismo, ma. non ora nep– puro cristianesimo: che malo 111 pro"vedo agli Interessi della religione fl\COndono Il puntello dello ls11tuiioni ,li privilegio rondn.to sulla. pro1>rieti\printa; che la ca1ilà non puù essere rimedio al mali sociali; o che se la Chiesa. non dh·enta. socialista tlnlrà col pcrdero ogni potere spirituale, 1>0rcllànon ò vero che Il contadino Il quale perdo la religione diventi socialista., ma à ,·oro il con– trarlo che il contadino diventando socialista. perdo la rcllglono. E questo studente ù il tipo del socialista cat– tolico di buonn fede, éhO sta nl suo \'eSCO\'Oprecisa– mento corno qualunque altro socialista stn ad un con– sor,•atoro. Ora lo dico: in faccia al pseudersocialismo caltolico, iipo Donomelli, noi possiamo, nella propaganda nostra., adopcm.re gli argomenti o l'esempio dei cattolici tipo R adacll, a cui la. rcde non impedisce per ora di dicbia– ranl socialisti con,•intl; e a. questi ultimi J)06Siamodire: so voi ,·enite 3 IM•oraro con noi &lato I benvenuti, purchò il ,·ostro lavoro sia disinteressato o sincero. Coll nel primi lo inlluenio conservatrici della religione saranno paraliuate, e nel AOCondiuranno com'ertlto in le,·• di dcmolilione le lnOuenze n,,olutionarie della religione medesima.. A ciò si presta il carattere della Chi~ crisHana che, come notai nel mio articolo precedente, ha In sà le tondonzo proprietarie corno le altitudini comuniste. Tale è I& ,·la che ml paro Indicata dalla. praticità. dogli Intenti di aziono fra le masso. l>raticltà, cho cor– risp0ndendo & esatti concetti scientiftci e a.Ila. realtà delle cose, non può essere Impostura. E a proposito di esattezza non so l&SCiardi ne.taro corno il richiamo del signor ••• all'esempio della reli– gione obra.ica sia lnconclU<lento.Egli addita qucll'osem– pio per Inferirne elio la propagandi\ diretta contro ras– surdo religioso possa dh•entaro slromonto di p1'0paganda soein.llsllca. E cita. Il 1>01>010 ebraico poi quale Dio ù il trionfo della. giustizia &ulla terra. Ma.non bada che la religione cristiana à a1>p1111to dh·ers& dalla ebraica. in ciò che essa promette una. vlla rutura.; concezione ignot&llll'ebraismo; cd à Inoltre essenzialmente ascetica, mentre la ebraica è la negazione dell'ascelismo. Ora gli è prccisamonto dal concetto della ,·ita rutura e dalle tondon1.oa.sceticho della religione cristitLOa.che il con– se.r,•atorismo trae ajutl e conforti nella propria dlrosa.. L'esempio dell'ebraismo, dunque, non calza affatto al caso della disputa nostra.. 1)(1:lresto la tesi accennata dal signor ••• nella so-– conda. parte del suo articolo mi ra piU che altro la im– pressiono di umL,·olata lirlcL La parte soda e pol!itiva dell'articolo à la prima dovo l'egregio mio contradditore riconosco che, lo condizioni del pensiero essendo un or– rotto dello condir.ioni mt'ltorlall, Il metodo nostro di lo1ta riesce con ciò chiarnmento designato. Gli à per questo che, cominciando la presente nota, lo dioo,·o cho 11si– gnor ••• mi pare,·11 fond11ment&lmentod'accordo con noi. Del che io ,·ado tanto 111\l persuaso se bado a!la (') Il 1lorn1l1 moder1to, C4 l4HI dlre, Il lll'rttt4 I rUhatare o.;nl 10lldarlelt moral• col nad111II,
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