Critica Sociale - Anno I - n. 2 - 31 gennaio 1891
CRITICA SOCIAl,E s,·olto ampinmcnlc cote.i;to concf'lto, l'orntor(' continuò: Duo cOm1Jili si im1)0ngonoallo « stuto 1lcll'ancniro • - JK!rusaro anche noi, una l'0lta hmto, codesta cspres– slono. L'uno, ro111ani:;c,:io11e tiri laroro; l'altro, della. rditca;io,re. Questa doni\ gnrantlro all'individualil:.\ tutto lo 11,•i111p1>0 di cui è ca11a<'o; offrire Il 1111'1 largo camJ)() 111 talcn10, alla \'Olontà, allo inclil11lzlonl. 111brc,·e, lungo dal rnler limitare la lib<'11à individualo, slamo noi l'unico 1m11itoche ,uolc o che puù ,w,tfa;ai•ltt. Del pari, siamo l'unico 1.ariito che ,·eramento eom– blltto con armi intellettuali; o già mostrammo che le sappiamo maneggiai'<". Il ra11presenta11io della rona mee– eanica brutale, l'uomo della polllica tll ,mnguo o di rerro, f\1 sopraffatto da noi. li socialismoha nrrnl tli cosi buona. 101111m~ cho tr:q1nss:u10 ogni n1·matura., o fruslrano ogni (.'OlflO od ogni s1>ru·o. f: noi ben lo impJ>iamo in, 1 incibili. Indi in ciascun di noi quella. redo granliica. che e'in\'i• diano i nostri nemici. A 1>:lrfo I dogmi, non senza ra• giono il soclalic:moru detto una religione. f.s;o è nel cuore come nella. testa; osso è tutto Intero l'uomo. E pereìò il 90Ciali"ta è un uomo intero. Il sociaJi-;model presento offre non J>Oeho analogie cogli inizii del cristianesimo. Questo , lnso per essere istato un moto ,ociak eonlro Il pull'C'rrltlo mondo 1·omano; lotta111locontro il rrarhlo mondo capitalista, anche sicuramente trionrcri\ il soeiall!lmo.Noi 11m-oJo– tlflca.una redo; In redo nella bontà. della nostra causa o nella noslra ,·ittoria. ~oi 11m-e co111l111uo martiri nello nostro fllo; ricordi,•i r-ollanto l fidicom))agni morti, qui In llerlino, sulla ,•ia del do,•erc. Nessun a11ro,degli :1.t– tuali ))ar1i1i,può \'Anlaro 1ali eroi ti! nbnegazionc. f,~ bnsli 1lcllo e armi lnielloiluall • degli a.,,•ersari. Essi ,.j tl\'\'idero cho non <'r:l affar lnro o si rimisero sulla , iA battu1a dello menzogne,delle calunnie, delle perse– "u:r:io11i e dello scherno. \'I persc,·C'rino - noi li domi– neremo. f] proseguiremo la Jo11a intelleUuale, diffon– dendo educazione o sapere. t:n sintomo della serietÌì. della nostra propaganda n11craia ò li risl'oglio delln tendonzn.1\ll'lstrm:ione. No O p1-o,•n. la imminente [Olllla;ionecl'uuaU11iocr,ilri opc,·aia; lo s11-0ro elio la. i1111>r'C8a. da noi disegna.In giungerà in porto o mel'itcrt\ tutto l'interesso dc-gli01Joraiberlinesi. t-: sari !"arsenale che ci om-in\ lo armi della lolla in– tellettuale, da opporr~ a.ll' archibuglo che s1>ara e alla ~iabola che rende. In f-'rancia si tentò di ,·enire per altro vlo alla mcdo– sima meta. Ma ad onta d'ogni eroi"mo, I laxora.tori rran– ccsl non r3ggiunscro ftnora alcunchè di dure,·ole; col• l'nppo.llo alhl ,,iolenzn non si reco che offrire, ai poteri tlominanti, il destro n brutali orgie di 1urnguo o a rin– rtu-aro la ser,·ltù degli opc1-ai.$0\',·engnci la Com1mc parigina del IHil, do,o gli "''''ersari, riconquistato il J)Olcrc,rreddamentc as~'\SSinarono d1, :tO tl •IO mlii, nostri lhtielli l"mncesi,o con questo tc1Tibllo salasso, che sa• criticò i migliori, l):lralìzzarono Il 1110,•imento J>eranni, JlCr decine d"anni o,gi ancora 11011 K'~riratto tu1to quel nobile sangue perdu1o. Pili gio,·ano, lo conrcsso, mi ripromolt<l\'Omolto dalla tattica dei l'ratelli l'ranccsi. Ma ,•ISJ1uto, 1,cr mia buoni\ sorte, lunga.mento in Inghilterra, ebbi occasiono di stu– dian, a rondo una strategia ben dh·crsa. h'l ho ,·oouto procedere, non già saltelloni,ma passo passo,conmetodo, senza mai poggiare a,·antl il J>ledo))rima d'1wer sag– giato il terreno. Noi tedeschi cl creammo a poco a. poco una laulcn s1>eciale,che riusci a mcnu•iglla. Somiglht 1,llnInglese nel metodo; nlln f'l-nncese11e11·arrcrmazione nctln cd ardita dello i,copo ftnalo o nel renoro della azione. Noi scegliamo il terreno o lo 1u•mi;e,,1tlnmo quello che ~lo,•nno al nemico, eleifginmoquelle che glo\'nno a noi. Noi misuriamo lo rorzo nos1ro o quello dol nemico; gluochlnmo una grnn 1>«1·liladi ,caccio' contompor:u1c.i.• meu10 con tut11gli nitri Jlnrfiti. ~fu. slamo J>tHlronl tlel giOC<I. ~J)plamo che ogni gion10 cho llllSCOaumenta lo nosiro rone o scema quello dei nemici - snp11i11mo che Il tempo, lo circostanze o gll errori del nemici sono i nQitri migliori alleati. Cosigiocbinmoton rermo o rreddo calcolo. A ogni mossa del nemico abbiamo eia oppoM'8 una ~lcura contromossa - speggo J)it'i d'una. La \'IUoria è nello nostre mani o Il giorno si approssima cho la d~ mocmzltl socialista lntorna.1.lonnlo, ul « Mammoulsrno., inlorna;>:lonalo o alhl lcgtl tli tutti i partiti ea1>italisti, gritlcrll.: ,cacco mallo! (Co,tti,me, 1·umoro,e acclamasioni). RINGRAZIAMO (J&U!lll, fra t QU-Olldtanfmilanesi, cheannun;ta,·ono l'aooe11uta comparsa del no,tro primo numero, o ne rtp,·Odwsero tl sommarlo o gli delfcro, CO· munque, Il saluto di corlcst etmfratelll. al~~:l~~,~~,~~~=t,~~~~l~a,ad: 1~,, - l~ ferolda quanto convinta, ch'essa et ha fallo - /a Lombardia, u Sole, otornate commerciale, e.... ta clericale Lega Lombarda. AIM Riviste poi. tutte quante. e at giornali de– mocratici di ruori di Milano, che et turano cor~ test ltdlt, senJa ecce.Jtone,mandtumo 1mre un rtngra;tamento senltlo. E lt ar,verllamo elle re– golart.ucremo qutmd-Ochessta, se mat "' fosse ancora del disordine, tl ,erol.JIO del cambi. IN CONFIDENZA, I.A eccellente a.cooglienz.a ratta onrnque alla C1·itica Sociale, acquiottò maggior ,·alore dnlle critiche mossoda nlcunl runici alla cornpilru:lonodel primo nostro rasci– colo. 1-'u osservato da In.luni cho, mentro Il pol'iodlco si ~,!;feo~~1>J'1~i~l~u~1~~1~Ìs~~1·1::"~~~;~~ ,~:u •, ~~·o cu:it'iJ~.;~1~: 11uaslunicamente a. tn1ttazioni generali o l'lbril\'a in esso pro,·1llento la nota che diremo ,iegc,liro. Questo ~ii;:,•:~ ::t~.~~ 1:~;~~v~:~~sj~oo~oe::~1 d!~~,i~: dei ra111>0r11 correnti l"ra. politie:a. e ~ialisino, c110 inratti ~e9~\1:~~i d?~~icu.!'!tl)o <~~i!1;!,''~ 0 •v;1 ;i:;s~~~~~:~~ defi~.':.~J~i c~i ~~t}! qt~:t~nc:;l't~~} ~ 1 d~ 1 ~ 1 :o s!:~ di ogni alh•a, vedremo di raro Il nost1'0 ))l'O. SÒllnnlo f 1dw:,·w .ns~::rt~~fl,;,!~~,:. 0 ~ 0 ~r\!W:. ~t~ ::r di"i~: 1>orson1l, dc,·e pur cominciaN'; o gli eqortll sono tutti generici, sotto ))Clla di lnmcloro il terreno dei capitoli segucnll. Mano numo cito In J>ersonnlitH. del glo111nlo si ,·crrà svilup1>:uulonoi s1>eri:1mo che I noslrl runablli ~~•:::~ ,;i qt,~~-t~~1 in1~ra~T:i~~~o J~it~t?:fg~j•~[·u~g~1 , ~~\~ concreti. - l'nn ~Critica• poi non J)UÙnon 05.q<'ro In ~~1·~ ~:~~c~d~~r~,~!l lt~"Ji:l)efrt~~·h~ 1m:!1i! 1 ~rnrW~ ~~'On~n 1 !f!-c~g,.!;~~~~b~ 1 :!' ,t ~°f~:1e@~ r~;\:.~~ ~ft~~t "Jei°~~lll\( 1 \~~l~iuoll~li:ri ~~:~~ ~ ~I:}~ ~:1~~~ 1 Ri rapporti tra. politica o socialismo, noi n– s1amosia, questa., pcl momento, un11.questiono drsu. Jll'Omll hnJH>rfanza. In una 110<Jtrapos1illa. nlrllrlicolo
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