Critica Sociale - Anno I - n. 2 - 31 gennaio 1891
21! CRITICA SOCIALE LECORBELLERIE D L MONUMENTO ZAMAROEll/AKO I stento scp•razlono ,..,an:ial< 1\-a deutto o contrawen- :i:ionooguardava invece di più allo condizioni vere e so- Dobbiamo modincaro un tantino I' in1eshu:iono della clali In cui quesli numerosi ma tollerablli o non temibili rubrica apeM.a nel numero procedente collo scritto del t'urti t..'\mpostrlsi ,·criftcano. Sotto questo upotto sociale l~b-SOhltl:. r~·ipocri,ia. <l~l mt01.."0 ,Codice ,w11ak. Ecco ~ui o pmlico, Il eodlco nuo,·o segna dunque una reazione : 1~: 1 ii~ ~~rJ~ 1~1 ~r~ 1 1 \~\m.;::r ~~:. 1 i:,"~j-c:~-b~:re~i~aar~~~ di sovorità nssolutamonto Inumana. (1110/ata cho sarebbe tempo di smettere) che ci tira piut- ~la so io \'Olossi soltanto enumernro tutto lo proYo, tosto sul teri:cno dello "ero o 11roprio corbellerie. Cor- per cui nella nostra giurlspntdonza la so,•erità è riser- ~:.1~~ra:;~n ;;1~1oc~~/::;,~;, ~1 1~11 1 !!f'~: 0 1~~b=i~~~ baia al ph) piccoli o m~no _temibili ~ras~ri _della s·annidi pur semiire quell'ipocrisia. libri·ak8Ca in ap- leggo, mentre, col dottr111ar1smoclo.ss1co, ogni m1tezz.a p.,renza. s«ialmento ,-ea;iomn·ia neu· intimo, che il Bis- è lasciala J>er I J>iùgrossi o pericolosi delinquenti, non solati ha ~l bene denunciato nell'ar1icolo suo, e della la nnirel pili. ~ 1~i'tfinj~ ~I :t~j 6 1 ~~/to"~aa,:~~r~.i::1ii. spigolando ora- v v_oglloInvoco Oniro o presto, con ~n'ultima osscr- )la dhuno intanto 1a 1mrola all'amico criminalista. aziono su questo argomento del rurh. c,wiuimo, Quanto sol birbo.... 1>sicologicamo11lo 1>a1·lando! I-lai volulo pungorml, inaugurando lt, nuovi, rubrica sul rodico tK!nnlo cosidotlo di 1.nnnrdolll. Ed lo, so non altro por di111ostm111 ltL mii, sim11alh, nlln. Criti<;a ,ociale, codo nlln. tua. suggestiono o ti mando unm.tra. le mol– tissimo c.rilicho nl nuo,·o CO<llco. cho la semplice lettura o la. pratici\ rorcn.so o lo numcr'O!o comunicazioni di colleghi ml ,anno accumulando ogni gion10, colla. ten– tazione di rarno prc:ito un florilci;::iosul fa.ruoso monu– mcn10 Jcgislali\o. i,; JK!rseguitare nell'ordino dì idoo iniziato dall"amico Hiuolntl, da cui ho ,'i.sto con grondo piac ere c onfermato rmcho lo censure, in fallo di scioperi, e.ho io foci alla l'amor:,, ti tlirò una parola dei furti. li codice 1>cnalosul furto ha r1unttro o.tticoli soli, per incaruaro • slnloticamento • lo suo dis1)()Si1,io11i su questo r-cato, COfòl) caraUcrislico nel mondo modoi-110, come sin– tomo 1.atologico del mondo economico. J.'1u1ioolo 10-..? non nomina ma dennisco il furto 8eni– JJliCf', con uua peregrina lim1)itlcu:a di fl-a.."-1, cho rendo quasi irrooonoscibilo un fallo cosl comune. ~la questo ora non m"lmporta. t'articolo 403 enumera i CMI di rurti aw1·ar:ali o Il 401 quelli di furti qualificati. E sht bcno: ,·1ò somplicitit, ,i è simmotria, vi ò mo– numon1alllà. Por questi ))regi fol'lnnli però si ò nbolila la tlgura Sl)CCinlo (101 {ttl'IO camJ">Clll'C, COIIIJ)J'Clldondolo nel l'urto sc1111>llco, pil\ o mono corrottumonto, per<:l1ò il ladro cam1lostro non si lmpossoss:i. scmJ)ro di • una cosa, mobik:J altrul », ma. più spo,;go lit r-cntlo mobile por J)Orta.rla , !Il. Ma, J>as'liamo su que:;lo minuzie di tocnicismo giuri– stleo o ponsiamo 1,iuttosto, dal J)Unto di vista morale o sociale, elio il codieo abrogato l'acova del furto cam– pestre, una scmplieo co11lrar:tt1t.:io1ie di J>Oli.:ia, so il ,·a.loro del tolto non occodova lo venli lire, ciò cho anìcuo nella maggior parto dei furti campestri. li codico nuo,·o invece, inorridito all'idro che un furto, cioò e ltl ,•lohu:iono di un voro o 1>roprio diritto» po– lesso mettersi rra lo con1ravvcnzionl, con enorme ,·io– lo.ilono dei e sommi J)1inci111 » del Diritto (col o maiu– scolo), lo motto l'ra I delittl. •; poco Importa so, por questo dottrinarismo feroce, miglia.la di po,•eri diavoli, cho prenderanno d'im•emo un p c· di rami socchi per ra.r bollire, con o sonia sale, la polenta, o se molti mo– nelli cbo mangeranno d'eslato un pc· di ciliegio o di melo (to no ricordi tu L), 11assernnno per ,•cri delin– quenti o saranno puniti con la rteh11lo11e da tre giorni a tre anni! Il codlco ,•occhio, b:ulM•a meno Alla pretesa. cd inesi• DoJ)O quel tre 1u1icoll, che 1>0r simmetria sintetica hanno Inghiottito In.n,cchia llgura del t'urto cnmpostro come conll-a.vvonzlono,oeeo saltnr ruorl l'articolo 405 con uno. SJ)ecio singohu'O di furto a. st\, distinto dli. ogni allro ))Or uno. cnsulsllca., che sl dico bandita dal nuo,·o codico o cho nulla gluslinca. E cioò Il e delltto • (cho al solito ora. semplice con– ll·aoc,e,1;io11c pcl eodico ,·occhio) di colui cho e senza. il consenso di ehi no abbia il diritto • commotto l'aziono noranda di e spigolare, rastrellare o raspollaro nel fondi altnli»!! Per questo e delitto> ci vuolo, è vero, la querela di parlo; ma, a parto l'Ironia. che si dl\ la multa come unica J>Cna. di questi (alt.i, che certo no,·antano,·e ,·olto su conto sono compiuti dai non abbienti, ma che ra– gìono c'era di rom1>0rola semplicità monumentale dello disposizioni sintolicho sui furti con quosta figura spo– cialo di e s1,igolamonto o raspollamento arbitrario», massimo dopo M'ero abolita la ngura del furto cam– pestre 1 lo ho consultato irn-ano la relaziono cosiclotta del ministro o I verbali dello Commissioni. Non c'è paroln sullo grnl ragioni che abbiano detormlnalo questo cu– rioso articolo casuistico nel nuo,·o codieo sintetico .._ (') o cho so.rcbbo splegabilo, non dico giustlncabile, solo quando In Italia vi rosso una epidemia di • raspolla– montl arbitrari» a. cui si crodesso, por la solita illu• siono, di mottor rlpnro collo 110110 lhcendono un vero o JH'Oprìodolitto. Tralnsclo tutto lo altJ'O ossorvo.zioni giuridiche o so– ciali, che si JlOlroblJororaro suquosto particolare, o che co110 gli arguti lettori l'aranno meglio di mo. A mo ba.sta a,•e111Indicato un'altra fra lo lauto gemmo ciel codice penalo o di essermi cosi ricordato a. lo cd ai carissimi amici della C,·itica 1ociale. ESRJCO F!RRL P .S. A proposito_ .. li è mai riuscito di leggere, senza so1Tidore, il ramoso articolo 45 sulla e volontarietà• dei rat1i, corno condiziono della loro 1,unlbilltA l k: qualcho cosa. di bello: e Nessuno può essere punito per un delitto, so 11011 abbia voluto Il ratto che lo co– stitui8CO ... tranne che la legge lo ponga altrl■e■U a ••• ('/ voallarao NMN eutll. La Rela.r.loH ml11l1terlal• del 1811 ac«nna trattarti di u11a" 1pecle di ruto "°~'"""• lttl– tullo aulle lra«le del t"e«blo COdlce per ac>UrarN alle ma111ort U.Rlloal del t'\irlo l\tll di ellnma tenulfA. M• l'ff° P«O "°" tl'OOftO "-"• •,ntto":. ~• •· B la Comml11M)De d..ila camera OIMrYa rbe • POtrttk OMM "°"'OltnolltW'l'ltl' dubft-lf .. DOR COllltulsca, plUIIOIIO che un delitto, IIH NIDpllc. contraTt"ei,. 1lone. • Ma, contro la mU1lnu "'" dwbfo pro NO•• Il dubbio 1ta• TOitanon proGttò al poye,J 1pl1olat orl .. .. ptr paura di l111accare 11mo11umento.B tutto ciò non l'll. e.ha Tlemq:llo corroborare le IIUAUulm• ONlrYa:ilonldel nottro c.ollaboralore. (Nota della Dlrnlonr).
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