342 LA CRITICA POLITICA eliminato - continua : « ma come può oggi un beli' ingegno che non sappia o non voglia esibirsi secondo i noti metodi, non diciamo affiorare alla superficie, ma soltanto farsi conoscere a chi di ragione? E su quali basi allora potrà sorgere la classe dirigente fascista, quella cioè che tragga i natali unicamente dal fascismo? La questione è, come ognun vede, fondamentale e noi ci limitiamo soltanto ad enunciarla : chè sarebbe un gravissimo pericolo se il nuovo ordinamento, anzichè costituire la possibilità di un accurato esame delle energie reali e feconde spesso antitetiche a ce1te qualità formali proprie dei politicanti consumati nel lavorio di corridoio. finisse per consolidare quei cerchi chiusi cui sopra accennavamo » ( 1). Come non c'è vita senza circolazione del sangue, non può un organismo politico conservarsi a lungo e fortemente vitale senza una attiva cir- ' colazione interna di élites, di forze pensanti operanti e rinnovantesi. E verità antica che non ha bisogno alcuno di essere nuovamente dimostrata. Non c'è proprio da meravigliarsi, quindi, che tale verità sia riconosciuta ' per certa nello stesso campo fascista. E anzi quanto mai spiegabile che i ' fascisti la sentano e ne discutano. E .da vedere, piuttosto, come si propongano di provvedervi. Le soluzioni possono essere diverse ; ma il problema stesso può essere posto in termini assai diversi. Tra gli scrittori che abbiamo sopra citato, il Lumbroso e il De Marsanich da una parte e il Bottai e il Guglielmotti dall'altra, è da rilevare una separazione assoluta di concezioni : per i primi il partito è in funzione del Governo, per i secondi è invece il Governo in funzione del partito ; per i primi il partito non è l'essenziale del sistema il quale avrebbe acquistato la sua autonomia e supremazia dal momento stesso in cui è venuto a stabilirsi, per i secondi il partito· è il perno del sistema ·e tutto deve ad esso riferirsi e da esso dipendere; per i primi il partito potrebbe pure sparire e anzi converrebbe che sparisse, per i secondi conviene potenziarlo migliorandolo e selezionandolo. Sarebbe quasi il caso di dire che v'è più larghezza di vedute nei primi, i quali sono per il sistema rigido ed autoritario, che nei secondi che sono per un sistema pressochè democratico. I primi hanno più sviluppato il senso della Nazione presa .nel suo complesso ; i secondi più sviluppato quello di partito. Con i prim~ si può arrivare persino alla democrazia nello Stato ; coi secondi non si può andare oltre ad una democrazia nel partito. Ad ogni modo è cosa molto diversa che la formazione delle élites ( e la loro circolazione) debba avvenire nella Nazione presa nel suo complesso o che debba restare un affare esclusivo del partito. (1) UMBERTO GUGLIELMOTII: Dopo la soppressione dell'elezionismo interno - io ~oma Fascista, 9 ottobre. · Biblioteca Gino Bianco
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