IL TRAGHETTO DI SAN FRANCESCO 363 ==============-====================-======--=-=-=-=-=--==---- L'ammirazione per san Francesco sostituisce, nell'andazzo del giorno, quella del patriarca della steppa, conte Tolstoi. Ieri era in voga lsnaia Poliana, oggi Assisj. Parecchi francescanizzano che furono già per Giordano Bruno, d'altronde frate anche lui. Avviene di sentir presuntuosi e mondani parlare di umiltà francescana e di distacco dai beni di questo mondo; poco s'impacciano della Verna, di fra Ginepro e del lupo di Agubbio quei pochi, sempre più pochi, che non hanno automobile e camminano precisamente col cavallo di san Francesco. Abbiamo visto, in simmetria coi congressi eucaristici, i convegni mistici. Nel 1924 si raccolse il terzo di siffatti convegni a Ripafratta di Pisa. I convenuti erano in pochi ma valenti, come i versi del Torti, ed hanno rilevato, fra l'altro, « che senza una piena e luminosa restaurazione della trascendenza, cioèdella pura fede in Dio divinamente e umanamente consacrata nel sublime sacri6zio del Golgota, è vano sognare una qualsiasi restaurazione di valori morali e politici » • Anche Giuseppe Mazzini parla venerando della- croce come simbolo della « sola, vera, immortale virtù, il sacrificio » : ma vuole muovendo dai piedi della croce andare oltre, e grida ai membri dell'ultimo concilio : « La Scienza procede innanzi, immemore d'ogni vostra dottrina, non curante dei vostri anatemi e dei vostri concilii, lacerando, ad ogni scoperta, una linea del Libro che voi dichiarate infallibile » • Come l'umanità sopporta ancora rpazientemente i gioghi ascetici f Come è ancora diffuso quel « morbo sacro » ( così lo chiama Eraclito) che da secoli mena tanta strage fra le genti ! III. - Restiamo alla leggenda francescana e ai Fioretti di san Francesco. Diciamo che i Fioretti hanno il loro pregio come documento di storia e di psicologia, _e possono (specie presi a parche dosi per evitare la noia) allettare gli spiriti raffinati e la fantasia dei poeti; ma diventano una lettura dannosa, per lo meno pericolosa, posti in mano ai giovinetti, alle persone semplici, vorremmo dire anche alle donne, se donne assimilabili alle persone semplici vi sono ancora. . . dopo concesso loro il voto amministrativo. Riconosciamo attributo del sapiente una grande comprensione e una grande indulgenza, apprezziamo la concezione per cui il Comte comprende nel calendario e nella biblioteca positivisti il Machiavelli e san Francesco, il Coran_oe l'Imitazione. Dice san Paolo, un ometto che valeva bene san Francesco: omnia autem probate, quod bonum est tenete. E Paola scriveva agli adulti di TessaIonica (I. Ad Thess. V, 21). Quello che impugniamo assolutamente è l' efficacia educativa del francescanesimo sulla gioventù ; · e sorridiamo alla commemorazione di san Francesco fatta ai ragazzi delle scuole elementari, i quali dovrebbero essere insieme franceschini e Balilla. Narrano i Fioretti col più grande candore del mondo le cose più assurde del mondo, così come .fanno il Cavalca e il Passavanti. È un mondo sonnambolico, non mai interrotto, di apparizioni, di estasi, di esorcismi, di macerazioni, di demenze apocalittiche, di risurrezioni, di moltiplicazione dell'uva e del vino .. Biblioteca Gino Bianco
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