La Critica politica - anno VI - n. 10 - ottobre 1926

• LE COLONIE AGRICOLE ITALIANE NEL SUD•OVEST DELLA FRANCIA 353 italiano del 30 settembre 1919 accorda agli emigrati le stesse facilitazioni che ai francesi per la fondazione di scuole libere. Serviranno queste per insegnarvi solo l'italiano e per infondere loro uno spirito strettamente italiano? Abbiamo in Francia giornali italiani e anche, a Tolosa almeno, giornali francesi che si stampano in parte in italiano ad uso dei coloni di Guascogna. E così va benissimo. Ma è l'interrogativo che c'inquieta. Le interpretazioni differiscono naturalmente secondo i punti di vista. Parlino dunque gli uomini che come i signori Baldochi e Barduzzi, essendo sul posto, hanno la doppia autorità di attori e di testimoni. E parlino tutti quegli altri italiani che si trovano in identiche condizioni : Brunelli, Pedrini, Cavalli, il dott. Zanotti ecc. ecc. Oh, signori dimenticati di questi vecchi Castelli in « ac » e in « au » - Colagnac, Nacaillau, Brugnac, Puymiclau - avreste voi mai pensato che quelle torrette, quei merli, quei ponti levatoi, che videro la vostra signoria, avrebbero veduto ali' indomani della più grande vittoria che ~bbia conosciuto la Francia nei suoi lunghi e gloriosi annali, istallarsi entro i loro colmati fossati, la razza italica? E voi, vecchi nostri, avreste mai supposto che, grazie· alla laboriosa energia di un altro popolo, sarebbero risuscitate le antiche culture regionali - come quella del gelso - accanto ad altre importate dai nuovi venuti - granoturco e sopratutto riso e prati artificiali - e che macchine perfezionate e un bestiame ri~ goglioso assicurerebbero ai giovani invasori pacifici e alle loro attive spose la suprema gioia umana : di vedere sbocciare e sorridere una tribù gioiosa e promettente di fanciulli i cui occhi riflettono il cielo ? Parigi, ottobre 1926. CAMILLE PITOLLET ASSOLTI ANCHE IN CASSAZIONE ! I nostri lettori sanno già come, per un articolo « La coscienza giuridica dell'uomo civile » pubblicato nel N. IO dello scorso anno, la nostra rivista sia stata sequestrata e processata. Il processo si Jece una prima volta dinanzi al Tribunale di Perugia e si chiuse con una ·sentenza di assoluzione « perchè il /atto non costituisce reato ». Contro la sentenza ricorse l'Avvocato Generale presso la Corte di Appello di Perugia dinanzi alla quale si rifece il processo.. La Corte d'Appello confermò la sentenza del Tribunale e la nostra rivista fu· assolta per la seconda volta. In tutte due le occasioni le nostre ragioni, di diritto e di fatto, furono valorosamente sostenute dagli av11ocatiMario e Publio .f/ngeloni. I nostri lettori ignoravano, però, che contro la sentenza l'Avvocato Gene- ,.ale aveva presentato un nuovo ricorso. Ora la causa si è discussa in Cassazione il 15 di questo mese. Era nostro av11ocato,nominato di ufficio, un nolo giurista, il prof. avv. Ugo Conti. Non abbiamo creduto doverci scegliere un av11ocatodi fiducia. La Cassazione si è pronunciata rigettando il ricorso dell'Avvocato Generale di Perugia, che del resto, lo stesso ,P. M. non credette di doi,er sostenere. La « Critica Politica » è stata così assolta per la terza volta e, al.fine, definitivamente. Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==