La Critica politica - anno VI - n. 8-9 - ago.-set. 1926

308 LA CRITICA POLITICA • risposta a tanti altri problemi posti da molte realtà e tendenze del mondo politico odierno. * * * Sia il Ramsay Muir, sia il T revelyan a ragione prendono le loro mosse dai tempi in cui le Isole Britanniche erano ancora attaccate al continente europeo e il Tamigi e il T rent scorrevano come tributari del Reno e il fondersi della cupola di ghiaccio che un tempo copriva tutta l'Europa settentrionale originava le condizioni climatiche, che Montesquieu, Emerson, Taine e Boutmy dovevano celebrare come particolarmente responsabili della formazione del carattere inglese e della grandezza politico-industriale britannica, come coefficienti di volontà di lavoro e di signoria di sè stessi. A ragione, diciamo, perchè, checchè sia di queste elucubrazioni, è in tali tempi che, per effetto del fondersi e ritirarsi di tal cupola di ghiaccio, avveniva quel rialzo del livello del mare, che originò la ~eparazione del continente dall'Inghilterra e la formazione del Mare del Nord. E in virtù di questa insularità che le Isole Britanniche, pur facendo parte dell'Europa ne sono un po' staccate e che i popoli britannici, senz' esser del tutto ,tagliati fuori dalle influenze della civiltà europea, pote1ono svilupparsi in qualche misura da sè più che gli altri, liberi da contatti e lotte con il resto d'Europa, liberi di scegliere tra ciò che pareva opportuno raccogliere e ciò che pareva me- -glio respingere. Ed è in virtù di questi ovvii vantaggi, che da tempi immemo-- rabili queste isole ci si presentano come mèta di tante onde ed invasioni barbariche dal continente ; onde ed invasioni che implicano conquiste successive, aspre lotte interne, severi processt di selezione e poi miscele ed assimilazioni. Nessun popolo è probabilmente più misto e selezionato di quello che abita l'Inghilterra. ' E questa insularità, ed è il carattere selezionato delle popolazioni da essa -reso possibile, che spiega le grandi resistenze incontrate dai Romani ; che spiega perchè fin durante la quattro volte secolare dominazione romana vi fu un tentativo di monarchia insulare indipendente dall'Impero Romano ; perchè la dominazione romana fallì nel latinizzare la Britannia e perchè la mancata conquista ·dell'Irlanda non arrecò a quest'isola nemmeno i benefici che tale conquista arrecò .ali' Inghilterra, con conseguenze che durano pur oggi : essa servì solo a che il cristianesimo, arrivato in Britannia sotto i Romani e quivi destinato a scomparire di bel nuovo per effetto della conquista dei Sassoni, passasse in Irlanda e vi sopravvivesse. In Inghilterra la civiltà ro1nana non assimilò i barbari come in ·Gallia e in Italia, in virtù della conquista operata dalle legioni imperiali : essa li assimilò solo più tardi per opera dei missionari benedettini, della Chiesa e della Croce ; li assimilò e conquise con la persuasione di gran lunga prima e più -che con le armi, e l'unione religiosa, espressa nei sinodi ecclesiastici, precedette la fusione in un sol regno delle varie monarchie Sassoni : l'Inghilterra fu una Chiesa prima d'essere uno Stato ; e precisamente perchè non rimase nemmeno in ispirito una provincia romana pur durante la invasione sassone, come fu il caso in Gallia ed in Italia, precisamente perchè, in qualche modo, furono i ,barbari a decidere quel che vollero e quel che no:1 yollero ricevere da Roma B"blioteca Gino Bianco

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