La Critica politica - anno VI - n. 7 - luglio 1926

294 LA CRITICA POLITICA ----------=----=----=---=---=---------=--=--=--=--=--=-- _____- --~ =-= =-=- = liamo. Naturalmente (e ciò serva a nostra discriminazione) non possiamo che rimetterci a ciò che ci è stato riferito. Incominciamo dall9opera svolta dall'Ente. Esso ha, intanto, dato assetto organico e funzionamento a varie istituzioni le quali servono a dare impostazione alla sua attività, come la Federazione Toscana per il Turismo, il Comitato Regionale d'arte, il Comitato permanente per l' Etruria, il Comitato per il paesaggio toscano. Ha organizzato poi due Fiere d'arte, una mostra fotografica e un archivio fotografico del paesaggio toscano, due concorsi_ per manifesti turistici, quaranta pellegrinaggi in Toscana. Oltre la rivista < Illustrazione T oscana » ha pubblicato otto volumi di divulga- , \ zione artistica, industriale e turistica. E alla sua iniziativa che si deve, infine, il primo Con - vegno nazionale Etrusco che ha ottenuto molto successo~ Il Convegno tenutosi recentemente a Firenze si era proposto di fare dibattere dai tecnici ~ dai competenti i più urgenti problemi regionali e, difatti, si affrontarono in esso i problemi della viabilità e autostrade, del porto di Livorno, delle bonifiche è dell'incremento agrario, dello sviluppo industriale. Come risultato del Convegno venne poi costituita una Commissione per studiare le modalità più adatte per portare sollecitamente questi vari problemi in una fase risolutiva. Si sta intanto - per quel che riguarda le manifestazioni artistiche e culturali - preparando una serie di esposizioni : Esposizione del disegno e dell'incisione, Mostra d'arte antica, Esposizione del libro antico, Esposizione fotografica, ecc. Per ora, insomma, la maggiore attività dell'Ente si volge nel campo artistico e turistico che, del resto, per particolari condizioni della Toscana, sono quelle più suscettibili di sicuro e rapido svolgimento. Ad ogni modo si tratta di un inizio. Molto di più si potrebbe fare e si farà se alle iniziative to_scane, come a quelle di altre regioni, sarà data la via libera, nel senso di non limitare il campo della loro azione, di assicurarne l' autonomia, di aprire a tutti la possibilità di coo- . perarv1. BibliotecaGino . 1anco LA REGIONE FERROVIARIA. Leggiamo nel « Giornale d' Italia », del 19 giugno, che agli esami del concorso per ispettori ferroviari - svoltisi nel mese scorso a Roma - il tema generale per tutti i partecipanti è stato semplicemente: « Le regioni d' Italia 1>. Delusione della maggior parte dei partecipanti che alla sua trattazione ... non erano preparati : ma, dice il giornale, tema indovinato. Proprio così, una volta tanto siamo dello stesso parere del giornale fascista. Quando si aspira a prestare la propria opera in un grande servizio pubblico si ha pure il dovere d' imparare prima a conoscere l'Italia qual' è: geograficamente, fisicamente, economicamente. E per conoscere l'Italia bisogna conoscere le regioni d' Italia. Ciò è tanto più importante poi che si tratta di un servizio come quello delle ferrovie. Anche le correnti del traffico hanno il loro aspetto regionale, e cioè caratteristiche regionali distinte: sia per il rispettivo sviluppo delle industrie e dei commerci, sia per la diversa capacità di progresso. Ogni regione ha i suoi bisogni, le sue deficienze, le sue possibilità economiche e civili e bisogna tenerne conto. Un ben ordinato servizio di trasporti ferroviari dovrebbe avere la sua organizzazione, o meglio la sua sistemazione regionale. A questo riguardo n•i ricordiamo di avere pubblicato già qualche cosa:- opinioni e giudizi di competenti. Purtroppo le ferrovie sono in Italia regionalmente male distribuite e peggio organizzate : vi sono regioni che hanno linee assai scarse, vi sono regioni che hanno molte linee, ma molto male piantate giacchè rispondono ad interessi elettorali più che di traffico. Così nell'assegnazione del materiale, nella distribuzione dei carri, nella determinazione delle tariffe, i ·bisogni e le esigenze locali sfuggono troppo spesso alla dire• zione dei servizi, per difetto d •informazione intanto, come per scarsa conoscenza, da parte di chi dirige, dell'ambiente nel quale è chiamato a dirigere. Sta bene quindi che -« Le regioni d'Italia » siano tema di· esame per i funzionari delle fer- ' rovie. Sarà ancora più bene se il problema

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==