. , LA REALTÀ RURALE DELLA RIVOLUZIONE RUSSA ' 259 il movimento, lo vivificò. E da quel momento che la nuova storia della emancipazione rurale russa incomincia. La riforma ebbe scarso successo ; nelle sue applicazioni non servì a svincolare affatto il contadino dalla sua servitù. Fu però la breccia attraverso la quale le aspirazioni delle masse presero forma, si concretizzarono, intravvidero una mèta certa. Nel 1878 si costituiva l'associazione rivoluzionaria « Terra e Libertà ». E « Terra e Libertà » sarà la parola d'ordine, il grido di riscossa che sentiremo ripetere nel 1917, quando la rivoluzione si compie. Nell'intermezzo una seconda riforma agraria, quella tentata dal Ministro Stolypin nel 1906: riforma intelligentemente concepita allo scopo di eliminare i pericoli di una rivoluzione di contadini, che mirava· a svincolare il contadino creandogli un lotto di terra indipendente, che avrebbe potuto avere successo se avesse avuto un lungo spazio di anni innanzi a sè e se fosse stata meglio e più seriamente applicata. Invece la delusione per ciò che aveva promesso e non dava (specialmente in coloro che, avendo avuto la terra, si vedevano costretti dalla pressione fiscale a cederla per necessità) esasperò l'insofferenza. La riforma « controrivoluzionaria » aggravando il malcontento, l'irrequietezza, l'irritazione delle masse rurali, dando ad una parte dei contadini la proprietà della terra senza la possibilità di conservarla, serviva così alla rivoluzione. Qualche cosa di simile si era, del resto, verificato anche in Francia per la rivoluzione dell'89. Quello che, ad ogni modo, risulta certo è che la parte dei contadini nella rivoluzione russa fu altrettanto viva e preminente di quella che i rurali ebbero nella rivoluzione francese. Furono le masse dei contadini insorti - secondo quanto afferma Stefanow - il fattore decisivo, quelle che determinarono l'insuccesso e la caduta di Kerensky. Nel 1917 due aspirazioni chiedevano di essere immediatamente soddisfatte : quella per la pace e quella dei contadini verso la terra. Kerensky non seppe dare la pace e quando i contadini, stanchi di attendere la riforma agraria sempre differita, incominciarono a prendere la terra senza aspettare ordini, si oppose alle espropriazioni! Le fasi attraverso le quali il potere passò da Kerensky a Lenin, dal Governo di coalizione al Governo bolscevico, come possono vedersi dalla narrazione che ne hanno fatto T rotzky e il capitano Sadoul, mettono in sufficiente rilievo i motivi rurali del successo di Lenin. I bolscevici vinsero perchè ebbero il senso esatto della situazione, perchè furono più abili, perchè promisero a tutti la pace senza condizioni e ai contadini la terra. La pace la fecero e la sottoscrissero subito. La terra lasciarono che i contadini se la prendessero e se la dividessero come volevano. E così si consolidarono. Il fatto sociale più importante della rivoluzione russa - quello che Biblioteca Gino Bianco
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