258 LA CRITICA POLITICA I bolscevici arrivarono al potere con queste idee e con queste preoccupazioni. Ma vi arrivarono unicamente perchè portati avanti dai rurali. Per quanto della rivoluzione russa molto si sia scritto, parlato e polemizzato, poco si è detto dei suoi aspetti rurali i quali rimasero così nell'ombra. Di essa si conoscono, invece, bene il programma e le tesi di Lenin, il sistema politico, l'opera legislativa, le modificazioni ed attenuazioni a cui il programma bolscevico venne successivamente sottoposto ; e abbastanza quale è della Russia l'attuale situazione economica e commerciale. Della nuova storia sociale della Russia i rurali furono considerati come un elemento passivo. T aie fu, infatti, e in parte è tutt'ora l'opinione degli stessi bolscevici i quali, avendo dovuto decidersi ad andare incontro a certe esige~ze della vita rurale, sperano che ciò serva ad attenuare le resistenze all'attuaziòne del socialismo integrale e a renderle in un domani prossimo più facilmente superabili. Lo stesso libro in cui Guido Miglioli - dopo una lunga permanenza sul luogo - ci offre, per il primo, notizie diffuse sulla vita e sulle esperienze agrarie della nuova Russia {1), è volto piuttosto ad illustrare e a mettere in una luce molto favorevole quello che il governo bolscevico fa attualmente per la campagna, piuttosto che a vedere quanto i rurali abbiano effettivamente, e come, influito e influiscano nelle evoluzioni e nelle trasformazioni del bolscevismo : se sia cioè il bolscevismo che sta, gradualmente, piegando la vita rurale alla sua concezione meccanica uniforme industrialistica della società, o sia la realtà rurale a piegare il bolscevismo alle sue esigenze di vita, ali~ multiformità dei suoi problemi e una società alquanto diversa da quella immaginata come la sola perfetta e progressiva. Il libro del Miglioli è comunque utilissimo. Insieme a quanto sull'argomento abbiamo potuto raccogliere da altre fonti, esso ci consente tale indagine. * * * Rifacciamoci agli inizi. Nella vita sociale della Russia il problema t~rriero è probléma base. Si può anzi dire che non ve ne sia altro.' Infatti su una popolazione che attualmente è di 131 milioni di abitanti, centoundici milioni sono contadini. E la storia russa, dal XVII secolo in poi, è una storia di moti di contadini, di insurrezioni e di repressioni. Liberarsi dalla schiavitù, conquistare la terra: ecco le aspirazioni istintive, sia pure indistinte, che muovono e sommuovono la gleba russa fin nei suoi strati più profondi. Lo Zar Alessandro 11, dichiarando con la riforma del 19 febbraio 1881 di abolire la servitù della gleba e assegnando una piccola parte della terra al riscatto e alla coltivazione diretta dei contadini, anzichè sopprimere (1) GUIDO MIGLIOLI. Una Storia e un'Idea. Torino, Tip. Carlo Accame. L. 14. Biblioteca Gino Bianco
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