La Critica politica - anno VI - n. 6 - giugno 1926

LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PERICOLI DI UN OTTIMISMO ECCESSIVO 227 • ma con un tono più misurato, confermav~ quest~ avanzo imponente di 668 milioni di lire al 30 aprile u. s., « in confronto di 582 milioni del precedente mese di marzo, ed in confronto di un deficit di circa 226 milioni del1' aprile 1925 ». . Sui 40 milioni e mezzo di Italiani che oggi vivono in ltalià saranno, a mettere grosso, alcune migliaia quelli che hanno il modo di controllare direttamente la realtà di questo avanzo nel Conto riassuntivo del Tesoro al 30 aprile 1926, che con lodevole sollecitudine il Ministero delle Finanze ha pubblicato in un supplemento della « Gazzetta Ufficiale » del 20 mag- . gto u. s. In un certo senso, il compilatore del comunicato dell'Agenzia « Volta » potrebbe dire che egli si è limitato a copiare questo avanzo di 668 milioni di lire da una delle tabelle di cui consiste il citato documento ufficiale. Il Ministro, però, pure confermando l'avanzo di 668 milioni, ha avuto l'avvertenza e la preoccup~ione, di riconoscere per la verità che a determinare un simile avanzo « ha giocato favorevolmente l'economia sulla spesa prevista pei debiti stranieri ». . Le cose stanno effettivamente nel modo che risulta da alcune note apposte al Conto riassuntivo del Tesoro al 30 aprile 1926, che, evidentemente, l'affrettato compilatore del comunicato dell'Agenzia « Volta » non ha avuto il tempo di consultare, per non supporre che volontariamente abbia trascurato di tenerne conto. Nei precedenti esercizi finanzari, il Governo attuale aveva, con ençomiabile previdenza, stanziato tra la spese effettive dello Stato una somma annua di un miliardo e 190 milioni di lire in conto del servizio degli interessi e dell'ammortamento de_id~biti di guerra verso gli Stati-Uniti e la Gran-Bretagna. Tale spesa di fatti non avveniva, ed alla fine di ogni esercizio essa passava.-..,ineconomia, in aumento del fondo di cassa del Tesoro ed in diminuzione del debito generale dello Stato. Il detto stanziamento di Lire 1.190.000.000 era pure stato riportatò nella previsione delle spese effettive dello Stato per l'esercizio finanziarioin corso 1925-26, e ad esso corrispondeva una somma di 290 milioni di lire nelle entrate effettive, per proventi previsti delle riparazioni di guerra pagate dalla Germania in esecuzione del ·piano Dawes. Dopo 1·accordo coi Governi americano e britannico per il regolamento dei debiti di guerra, si è creduto opportuno dal Tesoro italiano di istituire a tale scopo un apposita Cassa di ammortamento con contabilità distinta e separata da quella generale dello Stato. I Biblioteca Gino Bianco

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