178 LA CRITICA POLITICA ----------- _--·--_-_-_;_-_-_--_--=----_-_-__-_- _-_- -_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_ finiscono col tempo per divenire formazioni statiche. Chi entra in un partito si preoccupa dei fini ideali, ma ancor più dei fini pratici immediati ; e non c'è idealista veramente idealista il quale non finisca col rinunziare ad una parte degli ideali quando si tratta di conseguire un utile pratico immediato. Man mano gli interessi del partito s'innestano nel sistema : ogni posizione conquistata in esso - sia un seggio di deputato o l' amministrazione di un Comune - e le interferenze che in tal modo sono venute a determinarsi, diventano altrettanti motivi per non vedere di buon occhio e non favorire movimenti troppo bruschi. Il partito cessa così di essere un istrumento di lotta, ed è considerato per se stesso, come una istituzione. La Nazione, l'interesse collettivo, i problemi complessi, si perdono. Ogni partito diventa un piccolo mondo chiuso nei suoi piccoli affari e nei suoi contrasti interni, preoccupato di crescere, di sviluppare anzitutto la propria azienda, ma impenetrabile a quel che resta fuori, indifferente a tutto ciò che direttamente non lo urti e non lo colpisca. Volendo stabilire come e perchè i partiti siano stati tutti egualmente sconfitti non si può prescindere da due stati di fatto ; eh' essi, in quanto tali, raggruppavano complessivamente una parte minima della popolazione e che, per il modo come s'erano costituiti, per il loro operare, per la realtà preesistente nella quale erano fissati, si trovavano ad essere assolutamente incapaci a comprendere e ad assecondare il sommovimento di spiriti e di abitudini determinato della guerra. Che numericamente sulla popolazione complessiva rappresentassero poca cosa non avrebbe avuto importanza se non si fosse verificata la seconda condizione. Purtroppo in una situazione di guerra costituivano anche formazioni di pace I Non potevano prestarsi agli ardimenti, nè potevano averne. Non per l'offesa, non per la difesa! Per la offesa come per la difesa bisognava disporsi a rischiare il tutto per tutto e non avere preoccupazioni per quello che poteva andare compromesso o distrutto. I partiti del dopo guerra - tutti quei partiti che po. liticamente contavano qualche cosa - non avevano tale capacità. Non l'ebbe lo stesso partito socialista che si trovò nelle condizioni migliori per tutto osare. Anzi i successi che largamente lo favorirono sul terreno elettorale, le posizioni impensatamente raggiunte e gli interessi che su quelle si vennero subito a stabilire, lo legarono maggiormente al passato del quale sarebbe stato suo compito sbarazzarsi. Nè credo sarebbe avvenuto diversamente se nell'urto delle tendenze che si svilupparono nel suo seno i comunisti avessero preso la mano sui rif onnisti. I primi non meno dei secondi si trovavano legati alla realtà del partito : solo si erano esaltati ed illusi di più, sopravalutavano l'ottenuto, il troppo facilmente ottenuto. Sono le esiBiblioteca Gino Bianco
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