La Critica politica - anno VI - n. 5 - maggio 1926

188 LA CRITICA POLITICA Dato pure che questo intento potesse essere raggiunto, resterebbe sempre che il mezzo per raggiungerlo dovrebbe essere una grande riduzione della produzione nazionale di seta artificiale, perchè tornerebbe del tutto impossibile di continuare ad esercitare il «dumping» su quantità ognora crescenti di merci, rappresentanti oltre la metà della produzione interna. D'altra parte, è più che certo che un simile aumento dei prezzi della seta artificiale avrebbe per conseguenza inevitabile di deprimere le possibilità di sviluppo del mercato nazionale di tutti i manufatti di seta artificiale, di modo c~e il dazio stesso andrebbe più a danno che a vantaggio dell'industria, che si è voluto, ma non si può in tal modo proteggere. Tutto sommato, il nuovo dazio, inefficace allo scopo per il quale è stato chiesto ed accordato, prova che, dopo avere commesso il ·grande -errore di eccessivamente aumentare i loro impianti industriali senza renJersi conto delle difficoltà insuperabili alle quali correvano fatalmente incontro, i « capitani » della nuova industria italiana della seta artificiale, che dovrebbero essere tutti libero-scambisti per interesse, se non per convinzione, stanno continuando ed aggravando ancora il loro errore, cercando la salvezza della loro industria in un palliativo disastroso, quale è quello della protezione doganale per una industria, che dipende per la sua vita ed il suo avvenire soprattutto dal commercio di esportazione, e non può ·quindi avere alcun valido ristoro o vantaggio dai piccoli favori e soccorsi dello Stato. EDOARDO GIRETTI LA " CRITICA,, DI NUOVO ASSOLTA Comunichiamo ai lettori la buona novella. Siamo stati assolti vn,altra t1olta e sempre per lo stesso reato che... non ci fu. Perchè la imputazione della quale abbiamo dovuto rispondere, il direttore di questa Rii,ista e il chiaro avvocato E. C. Longobardi, era quella stessa per la quale il 15 febbraio u. s. il Tribunale di Perugia ci assolse « perché il fatto non costituisce reato ». Se- .. nonchè la nostra assoluzione non garbò alt Avvocato Generale presso la Corte . d'Appello di Perugia il quale /ece opposizione alla sentenza e i,olle ricondurci sul banco degli imputati. Fummo infatti chiamati a comparire il giorno 21 dinanzi all'Ecc.ma Corte di fippello di-Perugia. Ci assistei,ano, anche in questa occasione, gli avvocati Publio e Mario Angeloni. Ripetemmo le nostre ragioni. L, assurdità delr accusa e della imputazione era, del resto, chiaramente 3tabilita dalla elaborata sentenza con la quale il Tribunale ci aveva precedentemente assolto. La Corte di Appella ci diede completamente ràgione riconfermante la sentenza del Tribunale. I Biblioteca Gino Bianco

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