I RURALI E LO STATO 145 trario i contadini svizzeri non contano analfabeti ; leggono molto ; di politica si occupano con vero fervore. Avviene anzi che le campagne diano quasi sempre nelle elezioni politiche una percentuale di votanti di gran lunga superiore a quella delle città. Il Battara, che ha scritto un ottimo libro sulla Svizzera (1), dà poi di essi questo giudizio lapidario: « Rispettano la legge, ma più la loro libertà e detestano le capitali anche perchè da esse vengono freni ». Fu detto che i rurali costituiscono un modo di vita. Si può parlare di una classe rurale con una esattezza maggiore che di una delle classi sociali sulle quali il Marxismo ha basato le sue speculazioni teoriche. In alto come in b~sso noi troviamo le stesse caratteristiche, gli stessi sentimenti, gli stessi modi di operare. Da luogo a luogo i caratteri della psiche rurale sono poco variabili : tra categoria e categoria le distinzioni sono sottilissime. Forti di carattere, persistenti, quieti, sentono molto la continuità delle generazioni. Sono cioè legati alle tradizioni, alle costumanze, alle cose che sono loro vicine, a quelle specialmente che furono care ai loro antenati. La forza delle tradizioni - nelle quali il Rensi fa consistere la soluzione del problema della autorità (2) - ha in essi un predominio assoluto. Un ordinamento statale che si reggesse sul predominio dei rurali sarebbe certamente un ordinamento meno soggetto alle variazioni e alle improvvisazioni. Lo stesso contrasto sociale è tra i rurali meno aspro, meno assoluto; sono facili i motivi di conciliazione. Le ragioni della solidarietà - come è stato osservato anche dal Sorel - sono insomma tra essi più forti delle ' ragioni di antagonismo. E per ·ciò sopratutto, che la cooperazione ha tro· vato nella agricoltura quelle applicazioni e quei risultati che non ha ottenuto nell'industria, tra i salariati, nemmeno quando trattavasi di pura e semplice cooperazione di consumo (3). La cooperazione ha potuto nella agricoltura effettuarsi o mantenersi indipendentemente dalle differenze sociali. La conclusione? Eccola, riassuntiva. Gli effetti di una partecipazione attiva dei rurali nella vita politica mi sembra debbano essere questi : una ( 1) ANTONIO BAIT ARA, La Svizzera d' ieri e di oggi, pag. ? 89, anche per le constatazioni citate più sopra. (2) Vedere la prefazione posta alla nuova recentissima edizione del suo libro su : La Democrazia diretta. (3) Il successo della cooperazione agricola deriva dall'attaccamento maggiore dei soci alla cooperazione. Il VALENTI ritiene che gli insuccessi nella cooperazione operaia « siano principalmente derivati dal fatto che i soci lavoratori non erano alla lor volta capitalisti. Non si avrà mai un buon cooperatore, se esso non ha nulla da perdere e vuole solo guadagnare ». Studi di 'Politica Agraria, pag. 5 29. Biblioteca ,Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==