• .. I RURALI E LO STATO 141 era facilitata dalla ristretta sfera di attività (l'attività industriale) in cui gli interessi di quelle minoranze, pur non essendo interamente comuni e anzi alle volte tra loro contrastanti, si trovavano compresi. Ma una maggioranza politicamente dominante non potrebbe agire nello stesso modo. Non vi avrebbe interesse e non ne avrebbe la possibilità. Finchè si tratta .di distribuire su molti il peso dei benefici che dovranno ripartirsi tra pochi la cosa non si presenta difficile : le difficoltà sorgono quando i pochi incominciano a diventare parecchi e sono troppi quelli che premono per en- , ' trare a parte dei benefici e dei privilegi. E appunto ciò che si sta verificando ed è la ragione della crisi politica in cui versano molti Stati. Ma · la difficoltà diverrebbe impossibilità assoluta quando moltissimi volessero essere i privilegiati e il peso dei privilegi dovesse cadere solo su pochi. Ecco perchè, senza pretendere a profeti, limitandoci solo a quel che, sulla base dei fatti, a _noi è dato vedere e prevedere, è possibile affermare che il prevalere. degli interessi rurali nella vita politica avrà_ come inevitabile conseguenza un indebolimento della statalismo nelle sue varie forme. Il dissidio storico tra campagna e città è il dissidio tra una maggioranza politicamente dominata e una minoranza dominatrice : nel Comune prima, poi nello Stato. Il passaggio di posizione della maggioranza da dominata in dominatrice non può non determinare nell'organismo politico un mutamento di attribuzioni e di funzioni, e quindi anche di organi. La maggioranza non ha nessuna .ragione di chiedere allo Stato quel che doveva chiedergli una minoranza. Può avvenire, in un primo momento - e precisamente nel periodo della sua ascensione da dominata a dominatrice - che essa pretenda per sè alcuni di quei favori e di quei privilegi già riservati alla minoranza ( 1). Ma successivamente essa vorrà liberarsi del peso non indifferente dei privilegi che· la minoranza già dominatrice aveva caricato sulle sue spalle. Sono i gravami fiscali che sopratutto l' infastidiscono, nè potrà liberarsene scaricandoli su altre spalle. Si accorgerà allora che molte forme di intervenzionismo statale, oltre ad essere assai dispendiose, non le servono. E sopratutto per ciò, perchè non servono, quelle forme cadranno. I rurali avranno pur tuttavia qualche cosa da chiedere e da ottenere. Il loro .interesse a dominare nello Stato non è solo negativo. V' è pure una protezione della quale hanno bisogno ~ ed è la protezione ( 1) Appunto ora in Italia nella politica del fascismo si nota una spiccata preoccupazione di andare incontro, con speciali provvidenze ed interventi di Stato, alle esigenze dell'agricoltura. È impossibile non vedere in ciò un risultato, più o meno indiretto, della nuova coscienza politica che va mat1:1randonella campagna e che Mussolini evidentemente ha avvertito. Biblioteca Gino Bianco
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