La Critica politica - anno VI - n. 4 - aprile 1926

' RIVISTE ED ALMANACCHI CORSI 165 inveito contro Marianna, potranno seguire l'esempio di questo romantico esasperato che ebbe il coraggio di guidare un reparto di berberi contro i suoi fratelli stretti in difesa del tricolore. Maestri di saggezza agli uomini della « Muvra » sono Paolo Graziani e Maistrale. Studioso di antiche memorie l'uno, poeta l'altro, hanno indirizzato il movimento corsista verso più tranquille mete. L'inaugurazione del monumento ai caduti nella battaglia di Pontenuovo è stato un avvenimento che ha commosso tutti i corsi, di qualunque partito. Essi hanno ricord.!lto con reverenza ed orgoglio lo sconfitto in quella tragica giornata, l'Uomo che fu grande per la Corsica e nella Corsica, il filosofo ec;l il soldato che interpretando la passione del suo popolo, seppe trasformare il barbaro scoglio, senza significato nella storia, in un tempio di fede da cui si irradiò il pensiero del secolo. La rievocazione composta di queste memorie è precipuamente fatica di Paolo Graziani. A Maestrale in gran parte si devono la attuale fioritura d'arte e di poesia regionale, l'impulso alla folkloristica, al teatro dialettale, e quei geniali convegni nei luoghi più pittoreschi dell'isola, dove, dopo un rustico e saporoso banchetto, i poeti iniziano i canti e fanno conoscere gli ultimi prodotti della loro · fantasia e del loro estro. È attivo suo collaboratore in quest'opera l 'abbate Domenico Carlotti (Martinu Appinzapalu) che ultimamente ha preso l'iniziativa di una nuova rivista : I' A ltagna (l'aquila). Egli si propone di ripulire il dialetto di Cismonte, e persegue certi suoi ideali ortografici che non sempre rispondono al tradizionale sistema di trascrizione del dialetto corso. È un'anima generosa, ricca di entusiasmi. Nel campo politico il movimento <lella « Muvra », purtroppo, segna il passo. Ciò si deve alle ragioni precedentemente illustrate, ed anche al fatto che esso ha ricercato consensi in gruppi politici che non possono rappresentare le correnti dominanti l'opinione pubblica francese. ·Ritengo che per queste considerazioni ancora una volta mi sarà lanciata l'accusa di volermi immischiare in questioni riguardanti esclusivamente cittadini francesi, come, ora già un_anno, fecero riviste corse e giornali del Mezzogiorno di Francia. ·Mi sia in ciò di scusa la grande simpatia, sempre dimostrata senza s~condi fini, per l'eroico sforzo di redenzione spirituale rinnovato per oltre un decennio· dal popolo corso, _ Il movimento della « Muvra », a mio parere, dovrebbe .ricercare consensi fra quanti, a qualunque partito appartengano, ritengono necessaria una riforma istituzionale decentratrice. Il problema corso non può essere risolto se non nel campo nazionale francese. Ogni tentativo di ·scindere il problema di un regime autonomistico corso da quello della riforma istituzionale francese fatalmente suscita diffidenze e sospetti. Noi in Italia, abbiamo l'esempio sardo. Vi sono in Francia vive correnti decentratrici in Alsazia e Lorena, in Brettagna, in Provenza. Un convegno fra esponenti di queste tendenze, senza pregiudiziali di destra o di sinistra, clericali o democratiche, potrebbe fare un gran bene. Esso porrebbe il problema dinanzi ali' opinione pubblica francese che non è ·ancora informata, o lo è in forma assolutamente tendenziosa. B"blioteca Gino Bianco • •

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