' ' .. 1 L' « UMANITÀ » IN G. MAZZINI E L'ASSOCIAZIONE DELLE NAZIONI J 5 J potere naturale si condensino le manifestazioni delle particolarità ; ma è di queste particolarità la vita, la storia, lo spirito e la verità, e però non si compone fuori di esse come l'ordine sopra il caos, ma vive immanente ad esse, che reca, trascendendone la singolarità senza valore, dalla contingenza ' alla necessità,. dall'arbitrio alla libertà. E autocoscienza questo universale còmpito dell'umanità, ossia la storia dell'uomo; non si compie per decreto· di fato o potenza naturale bruta, non si compie per determinazione divina che non sia anche volontà uma:na { umana, diciamo, non del singolo uomo) ; è dovere e missione umana. Si valuti bene in tale profondo e suo essenziale valore il concetto di umanità, come la più vasta manifestazione, l'integrale espressione del principio di associazione. jlssociazione umana aggiunge appunto al concetto antico dell'umana società il principio dell'autocoscienza : La società - dice Mazzini - è un'associazione di la'Voro (VII, 180). Come parimenti missione è nel senso istesso la' più profonda determinazione del concetto di dovere. Qui di nuovo e più compiutamente è dato intendere come Mazzini dicesse essere la nazionalità la definizione della particolare missione d'un Popolo. Principio questo di Mazzini che non s'è inteso nel suo rigore fin'ora, mentre, come noi crediamo d'aver mostrato, è veramente la retta espresssione dell'idea di nazione e di stato come è da .dedurre dai sommi principi metafisici dell'idealismo. L'umanità s'ignorava dagli antichi pagani, che partivan gli uomini in liberi e schiavi, eletti di natura alla libertà o marchiati del servaggio. Come non era l'universale, la cristiana eguaglianza degli uomini· in una società divisa in schiavi e liberi, non era nemmeno l'eguaglianza tra i liberi, poichè non è questo invero principio che si possa stringere in cerchio ristretto di uomini, ma concetto razionale, di valore universale. Ogni nazione chiamava barbari gli stranieri, nè tendeva ad avere con essi altra sorta di relazione che non s' impones~e colla forza delle armi. Cristo amplia il ristretto cerchio morale degli antichi per l'universalità ·degli uoniini, cangia aspetto al mondo, preponendo alla sua credenza due verità inseparabili: [/\[on v'è che un solo Dio, tutti gli uomini sono figli di Dio: « Ai doveri verso la famiglia e verso la patria s'aggiunsero i doveri verso l'umanità. Allora l'uomo imparò che dovunque ei trovava un suo simile, ivi era un fratello per lui ». E predicarono gli Apostoli parole sublimi, inintelligibili ali'antichità, « male intese - dice Mazzini - o tradite anche dai successori: siccome in un corpo sono molte me-mbra, e ciascun membro eseguisce una diversa funzione, cosi, benchè molti, noi siamo un corpo solo, e membra gli uni degli altri. E vi sarà un solo o'Vile e un solo pastore ». (D. IV, 52-2). NondiBiblioteca Gino . 1anco
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