100 LA CRITICA POLITICA poderata la quale non riesce a produrre a sufficiente buon mercato, che deve in alcuni casi ridurre al puro indispensabile consumo famigliare alcune col-- tivazioni, come in Italia quella del grano. Questo periodo dura fino a che-. la pressione demografica non incomincia a farsi suffiçientemente sentire. Col crescere della popolazione, in Europa e in America, cresce pure la richie•· sta dei prodotti, il consumo di alcuno dei quali aumenta anche in conse- . guenza dell'aumentato benessere e del più elevato te~ore generale di vita.. La cultura estensiva deve trasf.ormarsiin cultura intensiva ; le macchine adoperate nel senso della rapidità del lavoro vengono studiate, fabbricate ed. applicate anche nel senso di una lavorazione più accuratB: e più approfondi~a; all'impoverimento del terreno, dovuto a uno sfruttamento troppo rapido e sistematico come in America, si sente la opportunità di rimediare con agenti chimici. L'agricoltura si trasforma nei criteri di coltivazione, nei. metodi : chiede sussidio alla scienza e alla tecnica. Il maggiore costo di sfruttamento trova largo compenso nell •aumentata ricerca dei prodotti e nel1'aumentato loro valore. Quando si parla della industrializzazione dell' agri-- coltura ci si riferisce appunto a questo periodo. Così quando si parla di inferiorità della piccola cultura di fronte alla grande si tengono di solito presenti le difficoltà con cui i nuovi metodi, tanto per quanto riguarda l'uso delle macchine e l'impiego di concimi chimici come per ~ltre innova-· zioni, hanno potuto introdursi là dove la proprietà. era molto frazionata. Ma. ci si riferisce ad un periodo già definitivamente superato. Man mano che la produziont agricola da estensiva deve diventare in-· tensiva la piccola cultura viene riacquistando sulla· grande. N.on solo resiste alla crisi, ma si trasforma, si migliora, si sviluppa persino, Si è molto,, troppo spesso - fino a farlo diventare un luogo comune - parlato della ,, ottusità dei contadini, della loro contrarietà al progresso, alla civiltà, alle novità in genere. Ora chi tiene conto delle condizioni di isolamento in cui vivono i contadini nei nostri paesi di mezzadria e di piccola proprietà, dell'analfabetismo tra essi purtroppo assai diffuso, della forza della consuetudine e sopratutto del costo delle innovazioni e della loro non dimostrata convenienza per un certo tempo, chi pensa che in materi3 agricola tutte le esperienze sono lunghe e difficili e che per rendersi conto dei risultati occorre che le esperienze siano ripetute per diversi anni, non può non guardare ammirato i progressi che, ciò malgrado, sono stati raggiunti in ogni senso. Quei progressi hanno smentito le opinioni e le previsioni dei dotti,. dei teori~i, della così detta gente colta che sputa tanto facilmente sentenzè· assolute sul presente e sull'avvenire. Gli uomini dei campi hanno saputo arrivare là dove quelli - in base alle loro... opinioni scientifiche - escludevano potesse arrivarsi : ad applicare e ad utilizzare largamente su appez.- Biblioteca Gino· Bianco
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