98 LA CRITICA POLITICA scita ad imporr~ un largo impiego di mano d'opera e ad aumentare così, a beneficio generale della Nazione, la produttività del suolo) sarebbe stato gravemente minacciato dal frazionament~ delle grandi proprietà». Esiste, dunque, per i socialisti un diretto rapporto tra grande azienda e grande produzione. L'intensità produttiva dipenderebbe cioè dalla estenzione delle aziende. Più grande l'azienda, maggiore la quantità di mano d'opera che vi viene impiegata, minore proporzionalmente il costo e maggiore la produzione. Orbene tale rapporto è nell'agricoltura del tutto arbitrario. Non· esiste di fatto nemmeno nell'industria propriamente detta le cui. condizioni e le cui esigenze. si è soliti tenere presenti nell'esame e nella discussione dei problemi di economia. Si è potuto constatare che le aziende molto grandi cessano spesso di essere redditizie e sono facilmente soggette alla disorganizzazione ed agli errori di produzione. Ci sono dei limiti di estensione oltre i quali è pericoloso andare. Molte crisi industriali sono dipese da ciò. Le aziende modeste - che possono restare sotto l'occhio del padrone - hanno mostrato una maggiore capacità di resistenza ai sommoviventi economi~i del dopo guerra. E il discentramento viene oggi nelle industrie manifatturiere raccomandato e applicato con una certa lar- . ghezza : in alcuni casi si è presentato come una necessità.· Del resto il moltiplicarsi delle piccole e piccolissime industrie ci permette di ritenere che molte opinioni tuttora correnti sulle esigenze e sull'avvenire del mondo economico sono destinate a profonda rettifica. Nell'agricoltura se una conclusione deve trarsi da ciò che si può vedere, essa è che lo sviluppo pro - duttivo va posto proprio in relazione diretta allo svilùppo delle piccole aziende a conduzione familiare. Siccome è una ·conclusione che sarà assai contestata, giova darne la dimostrazione. Occorre intanto distinguere tra produttività e convenienza economica : tanto nei riguardi collettivi come in quelli individuali. La produttività va considerata in relazioI)e alla quantità dei prodotti che si rendono disponibili. La convenienza economica può consistere invece, per chi produce, anche in forme arretrate di produzione o nella limitazione stessa dei prodotti. Quando in Italia si parlò della esistenza di immense estensioni di terre incolte, ci fu chi insorse contro quella che fu chiamata una sciocca · leggenda, e con ragione perchè di terreno incoltivato nel nostro paese non ve n'è proprio molto. V'è solo del· terreno da riconquistare alla malaria, alla palude, alle alluvioni torrentizie. E spesso è sottoposto a coltivazione anche questo! I latifondi del Lazio, della Sicilia, dell'Italia Meridionale in genere danno reddito ai proprietari, alle volte ottimo . reddito. Rispetto alle spese e ai capitali impiegativi il latifondo si presenta, cioè, là dove esiste, come la forma d'impiego che rende di più, ossia economicamente Biblioteca Gino Bianco
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