La Critica politica - anno VI - n. 3 - marzo 1926

ALLE PORTE DEL MEZZOGIORNO 109 nelle organizzazioni e nelle amministrazioni fasciste, di cui sono restati. elemento necessario ? La lotta, allora, si delineò netta, subito: una borghesia arrivata, una bor-- ghesia che nasce. Fascisti e socialisti. I primi fascisti, giovani generosi venuti dai combattenti; reazione al proletariato di città, ma dietro ad essi altri interessi: precisamente quelli dei demo-- cratici che spingevano contro i contadini. Gli anni passarono come in tutta Italia. Il socialismo, nella sua organizzazione esteriore, si sfasciò. Ma i contadini, anche nei sindacati fascisti, restano una magnifica riserva.. per la democrazia di domani. È la prima avanguardia e sono le prime esperienze. * * * Bisogna vederli agire e vivere, per capirli. Negli affari portano un'acutezza, ostinata, che li riconosce figli della terra, abituati al lavoro duramente continuo d'ogni giorno, e conservano tutte le forme di vita dei tempi andati. Nel portafogli sdrucito e unto hanno la tessera della Camera del Lavoro e· quella della Confraternita, la circolare del segretario camerale e l'invito del parroco. Il socialismo li ha trovati e li ha lasciati così. Esperienza breve, del resto. Una rivoluzione in veste reazionaria, ma sono i primi liberali essi, che· cercano, in uno sforzo d'autonomia la soluzione della lunga servitù dalla città. Il loro liberalismo è nella natura stessa delle loro ragioni di vita: è istinto► Buon segno per domani: nella città sentono il nemico. La riserva di tutte le reazioni italiane, la campagna, porta neHa lotta politica, con le sue necessità di vita, un'esperienza liberale in pieno. La difesa contro il Comune, diverrà, più in là, difesa contro lo Stato. La lotta ridiventa, con essi, una lotta per la libertà. Nel seno del fascismo portano, oggi, questi motivi di vita,· dinanzi ai proprietari e ai loro uomini di città che reagiscono, non sempre vincitori. È questa l'opposizione che ha con sè l'avvenire: quei pochi spodestati della democrazia offesi da piccole ingiustizie locali, e dicono, ma non è vero, da grandi ingiustizie nazionali sono inutili residui del passato : nella lotta in quei . termini la vittoria del fascismo è la sola speranza d'avvenire. I contadini sono la riserva di domani: borghesia che cresce e dalla con-- quista della terra sale ormai alla difesa contro la città che l'opprime. Le lotte della vecchia città furono sempre di cittadini contendentisi il passo verso la campagna, la marcia verso la conquista pella terra, coi mezzi economici e_poli-- tici che la città offriva: nello sfondo incerte rivolte di servi : oggi per la prima volta in Italia,. e da secoli, è la campagna che, quaggiù, muove verso la città per difendersene. Intanto essi premono sul sindacalismo fascista. Aspettiamo: Giolitti è ancora un maestro, ma per una soluzione in termini· Biblio eca· Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==