92 LA CRITICA POLITICA Quello sulla Sicilia è intitolato : « Ove il ,cedro fiorisce )) ed è dovuto alla collaborazione di due autori : C. Di Mino e G. Cocchiara. Quando si pensa che il modello che ha sug.. gerito l'idea di un libro sussidiario di cultura regionale in tutte le scuole è venuto dalla Si .. cilia, e che cioè la Sicilia aveva già il suo ottimo libro di cultura regionale nell'Almanacco fatto in collaborazione dal LombardoRadice e da Francesco Lanzo, c'è da doman .. dare se fosse proprio necessario crearne un altro. Tutte le cose si possono far meglio, ma in fondo non vediamo in quanto e in che un miglioramento vi sia in questo libro. In fondo non è che una copia. Ragione per cui preferiamo ancora l'originale, tanto più che il Lombardo-Radice e il Lanzo sono uomini di intelletto abbastanza vigile e pronto per introdurre all'opera propria, senza bisogno d'incoraggiamento, tutte le modifiche e i miglioramenti suggeriti dall'esperienza. L •altro per la Campania, intitolato " Campant"a Felice » è dovuto ad Armando Esposito ed è fatto bene, pur sulla solita sagoma di tutti gli altri che sono usciti e che... usciranno. Largo posto v• è fatto ali~ poesia, e sopratutto alla poesia dialettale, al folklore, ciò che per un libro destinato ai ragazzi di Napoli non guasta affatto. « La sapienza del popolo napoletano nei motti e nei proverbi » è un capitoletto a sè, che costituisce anche una utile innovazione. Così molto opportuna e meritevole di essere adottata è la introduzione nel volume di « Racconti vari della tradizione locale ». In complesso - pur con tutti i rilievi che abbiamo fatto più sopra - non possiamo di .. chiararci insoddisfatti che la regione, come elemento integrativo di cultura popolare, sia entrata nella scuola. Le manchevolezze via via si correggeranno. Gli effetti si vedranno col tempo e saranno, senza dubbio, utili in ogni senso. E poi quando un passo è -fatto, l'altro tien dietro., .. LA SCUOLA IN CALABRIA. Ovvero : IL martirio della Scuola in Calabria. Umberto Zanotti-Bianco intitola appunto eosì uno dei suoi « Quaderni Meridionali » Biblioteca Gino Bianco editi dal Vallecchi di Firenze (L. 6) che è, niente più e niente meno, una raccolta di documenti, scritti e fotografici. Una raccolta la quale per se stessa costituisce una battaglia, una bella e nobile battaglia regionale, per il decoro e l'avvenire d'Italia. Vogliamo augurare che sia anche una battaglia vinta e che i documenti consegnati alla pubblicità, offerti cioè alla conoscenza di tutti gli italiani che amano il proprio paese e lo desiderano al livello delle nazioni più civili del mondo, abbiano di per se stessi la forza di risolvere un problema così grave e così urgente come quello della scuola in Calabria. E non in Calabria solo, in tutto il resto del Mezzogiorno che se non è dovunque al livello della Calabria, non gli è però molto al di sopra. Umberto Zanotti-Bianco è un uomo di fede. Da anni egli consacra tutta la sua attività e la sua anima all'opera benemerita dell'fissociazione per il Mezzogiorno. Nessuna istituzione, forse, fu più provvidamente ideata e ha meglio dimostrato praticamente la sua utilità. Ma ciò è, per molto, merito di Zanotti-Bianco, il quale non trascura opere e mezzi. Tra i mezzi è queste libro, dedicato « a quanti - maestri della Calabria - soffrendo da decènni - il martirio di questa vergogna italiana - oppongono - alla polvere delle vane carte - alla crudeltà delle vane parole - l'umile azione - della loro fede ignorata ». « Vane carte » e « vane parole » , perchè quello che è vergognoso non è tanto che le condizioni della scuola in Calabria siano quelle che sono, qùanto che, tali essendo, e cioè le peggiori d'Italia, ed esistendo speciali disposizioni e fondi dello Stato per il miglioramento delle condizioni della scuola nazionale, la Calabria sia stata anche in questo la peggio trattata. E qui entra in argomento la speciale organizzazione dello Stato italiano per cui quelle che vi entra da ogni parte in eguale misura, molto inegualmente poi si distribuisce ali' uscita. Siccome l'argomento è stato spesso e a lungo dibattuto, possiamo sorvolarlo. Fermiamoci allo s·tato di fatto il quale è questo : della scuola manca quasi del tutto in
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