FIGURE DEL SECOLO: LENIN 67 ====================-=-=====:=========-==--=-=-=-=-==-- ---=---~_--_-__-_-~-- ·- --- rito e per la fede che respingeva il pess1m1smo e per la capacità di muoversi in mezzo agli ostacoli e dare alle situazioni più scabrose le soluzioni migliori. Si può serenamente affermare che egli in Russia è il fondatore dello Stato moderno. La fase preparatoria che conduce in ultimo a tale risultato si apre con Pietro il Grande. Lenin la chiude e inizia il nuovo ciclo. Ora le generazioni si succederanno a le generazioni e questa opera rimarrà. E ogni qual volta il popolo russo vorrà scrutare nella propria vita e guardare nel fondo del proprio essere troverà alla base l'immagine tragica e severa del dittatore onnipresente. ('R}posto, gennaio 192 6. CARMELO PUGLIONISI LA « CRITICA » ASSOLTA IN TRIBUNALE Precisamente : siamo stati denunciati e processati, per un articolo del prof. Longobardi che pure era stato già sottoposto alla censura preventiva. E ( ora possiamo dare, con quella cattii,a, anche la notizia lieta) siamo stati assolti: assolti perchè « il fatto non costituisce reato ». Il processo s' è s'Volio a Perugia il 15 corr. presso quel Tribunale, per citazione direttissima. S'era già iniziato una prima volta il 20 gennaio, ma fu rinviato per l'assenza di alcuni testimoni. Sul banco degli accusati sedevano l'autore del/' articolo incriminato e il nostro direttore « imputati del delitto previsto nell'art. 247 del Cod. Pen. per a'Vere in correità fra loro, il primo quale autore, ed il secondo quale direttore responsabile, scritto e pubblicato nel fa .. scicolo I O, anno 5°, de « La Critica Politica », in data 25 ottobre 19 25, un articolo intitolato La coscienza giuridica dell'uomo civile, nel quale, ingenerando sfiducia verso i pubblici poteri, incitano i cittadini in genere e il proletariato di Molinella in ispecie alla disobbedienza della legge col proclamare la legittimità della resistenza individuale come norma di condotta politica, anche fuori dei casi previsti dalle leggi in i,igore ». Questo il testo, un po' lungo, della imputazione. In realtà l'articolo in parola si limita'Va a prendere argomento da una relazione del prof. fi. Le'V, di una sua visita a Molinella in cui si esaltava la non resistenza di quei pro· letari ad atti di i,iolenza privqta come manifestazione di una più elevata coscienza giuridica dell'uomo civile, per sostenere una tesi giuridica del lutto opposta, secondo principii che sono fondamentali non solo della dottrina det diritto, ma anche della legislazione positiva italiana. Il P. M. - naturalmente - ha sostenuto l'accusa e ha chiesto la condanna degli imputati: mesi 3 e 300 lire di multa per il Longobardi; mesi I e mezzo e 250 lire di multa per il direttore della rivista. Ci hanno difeso gli avvocati Mario e Publio Angeloni, validamente, e qui li ringraziamo. In linea di diritto e in linea di fatto es,i dimostrarono la inconsistenza della imputazione. Il Tribunale accolse completamente la tesi dei nostri difensori. Ed ora, potremmo comm~ntare. Non lo facciamo, per quanto la nostra vicenda giudiziaria, per il modo come e' è capitata, si presti a molte considerazioni. Ci basterà averla segnalata agli amici lettori della rivista, perchè essi capiscano, senza bisogno di particolari ragguagli e di speciali solleciti ( a'Vete pagato l' abbonamento ;>) che la nostra via non è affatto cosparsa di rose I Biblioteca Gino Bianco,
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