La Critica politica - anno VI - n. 1 - gennaio 1926

LA CRITICA POLITICA 3 sentirci affatto impegnati a dire quel che non sentiamo e non crediamo, spregiudicatamente. E così facendo, oltre che alle nostrè idee ...ciò che potrebbe essese di poca importanza - gioveremo in ogni caso alla educazione politica e alla Nazione stessa. A compensare la nostra onesta e disinteressata fatica è ciò quanto basta. LA CRITICA POLITICA UN'ASSOCIAZIONE CHE SCOMPARE ' E l'Associazione dei Comuni Italiani, costituita nell'ottobre 1901 a Parma in un memorabile Congresso ed eretta in Ente morale il 12 novembre 1921. Ci dà comunicazione della sua scomparsa il Presidente dell'Associazione stessa, senatore Teofilo Rossi, in una lettera circolare. Alla lettera è accompagnata la relazione morale e finanziaria per il periodo che va dal novembre 1921 al dicembre 1925, periodo che è stato per l'Associazione di più largo sviluppo e di maggiori risultati. Diremo poi anche perchè. Le ragioni per le quali l'Associazione dei Comuni cessa di esistere sono presto dette. Una, intuitiva, è che colla riforma fascista degli Enti locali e colla istituzione del Podestà nei Comuni non c'è più nulla da fare, almeno per via legale, per la conquista di quella autonomia comunale per cui l'Associazione venne costituita. Un'altra ragione è che dal momento che il fascismo aveva dato vita ad una propria Confederazione degli Enti Autarchici e che tutti gli Enti locali erano passati in mani fasciste non c'era più posto per una seconda Associazione, politicamente indipend~nte, per quanto più antica, meglio attrezzata tecnicamente e, sotto tanti riguardi, benemerita. · La Confederazione aveva, infatti, dichiarato impossibile la coesistenza dei due Enti. L'Associazione dei Comuni ha cessato così, col 31 dicembre 1925, ogni attività e chiuso Ia sua gestione quale Ente. Il Consiglio Direttivo ha creduto di prendere questa deliberaziòne, dice la circolare « pur esprimen~o il più vivo rammarico per il fatto che debba cessare di esistere, come tale, un'Associazione, nel la quale Comuni grandi e piccoli riponevano ormai la più grande fiducia e la cui azione aveva in un venticinquennio di vita conseguito· notevoli risultati in ogni campo interessante 13: vita comunale ~, Esprimiamo noi pure tale rammarico. Per quanto gli uomini che si trovavano alla direzione dell'Associazione siano politicamente molto lontani da noi e avessero, nel periodo della loro gestione, dimenticato, e in ogni modo messo in secondo piano, lo scopo primo per cui la Associazione stessa venne costituita, dobbiamo pure riconoscere ad essi il merito di avere in questi cinque anni dato uno sviluppo straordinario, i~pensato quasi, ai suoi servizi di studio, di tutela, di assistenza amministrativa, tecnica e legale. E ciò indipendentemente dall'attività generale, della quale basterebbe ricordare la partecipazione al terzo Congresso Internazionale delle città tenutosi a Parigi nel settembre scorso, la prima Mostra di attività municipale a Vercelli pure nell'anno scorso, gli studi statistici sui bilanci dei Comuni e quelli sull'ordinamento amministrativo e sulla finanza locale. Anche ora i Comuni, pur diretti da fascisti, preferivano servirsi degli uffici di questa Associazione. Basta questo solo fatto a dimostrare quanto utili fossero i suoi serV1z1e necessana la sua funzione. Biblioteca Gino Bianco - '

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