La Critica politica - anno VI - n. 1 - gennaio 1926

I COMUNI 13 A Napoli ora è un Comune solo senza suddivisione con mezzo milione di abitanti. La maggior parte delle 69 provincie d'Italia ha meno di 500 mila abitanti, quindi, ove non fossero le distanze, l'Italia, in luogo di avere 8382 consigli comunali potrebbe amministrarsi con 69, quant~ sono le Provincie, se quello che accade nell' interno di Napoli e dell' altre grandi città, si praticasse anche fuori le mura, fondendo tutto insieme, Ciò si tentò di fare dai despotismi Gentrali, ma i vici, i piccoli comuni fuori, resistendo, mantennero le antiche e provvide suddivisioni. Fuori delle città i vici romani si agglomeravano non per regioni, ma per pagi onde i Pagani. Pagos grecamente valse monticello, e si accenna che ogni gruppo di vici avea sopra eminenza un rifugio fortificato, che era insieme mercato e tempio e tesoro comune. Il pago in Italia corrispondeva al gau germanico, ed avea consiglio di dodici savii, come i Lucumuni etruschi, e come il Consolato di Bagolino ancora nel 1796. Gli antichi greci e romani non aveano sacerdozio speciale come i Leviti, i Bramini, i Drudi, ma confondevano le cose sacre colle civili e politiche, come continuarono nel medio evo le Scole o Confraternite; ed i cristiani, quando predominarono ed usurparono i beni de' templi pagani, ordinarono l'amministrazione ecclesiastica secondo le circoscrizioni romane. Quindi ad ogni pago fecero corrispondere una pieve o plebe cristiana, dove popolarmente eleggevasi l'anziano o prete (presbite,). La grossa diocesi di Brescia ne ebbe 46 di queste pievi, quella di Bergamo 25. Le città centrali ebbero poi il presidente generale dei fedeli e degli anziani, detto Sorvegliante, Episcopo o Vescovo, eletto pure popolarmente. E dalla voce greca oicos o vico, la giurisdizione dell'anziano chiamossi par-ochia, quella del sorvegliante di-ocesi. Come poi fuori delle città le pievi primitive si ordinarono per pagi o gau, nell' interno si accomodarono alle regioni o rioni, e per la buona amministrazione, crescendo la popolazione e la coltura, non si concentrarono, come si fece delle cose politiche, e come si vuol fare,ora amministrativamente, ma si suddivisero in parocchie nell'interno della città e fuori. Le parocchie quindi ora si ponno considerare come continuazione genuina dei primi aggruppamenti de' vici romani, e sono prova della tradizione di scentramento amministrativo. Ogni regione entro Roma amministrava la polizia, il culto, l'edilizia mediante edili, tribuni, pretori, eletti popolarmente. Due regioni mantenevano insieme una corte di guardie di questura e del fuoco. Ogni vico interno avea due o quattro buoni uomini · ( Vicomagistri), i quali curavano anche il culto dei Lari alle capelle ne' crocicchii (Carobbii del medio evo), e nelle contrade (compita), ove face• vano le compitalia. Fuori poi ne' pagi, i dodici maestri, riprodotti dai dodici savii di Val d'Ambra del 1208, mantenevano le vie vicinali, i monti di grano, provvedevano ai tributi, regolavano i culti solenni, ovvero facevano le paganalia (1), vegliavano sulle acque, ( 1) A Brescia e ad Assisi si trovarono iscrizioni a Giove 'Paganico. .. Biblioteca Gino Bianco ...

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