302 LA CRITICA POLITICA che in modo molto relativo nel giudizio da dare sui partiti, sul loro programma, sul metodo che si propongono di seguire, sulla loro funzione. Le idee vanno giudicate per se stesse. I movimenti politici per quello che effettivamente rappresentano. Sul movitnento dell' < Unione Nazionale > due rilievi abbiamo fatto, intanto. Anzi tutto che esso, sorto inizialmente per costituire « un terreno neutro sul quale uomini divisi dalle troppe divisioni politiche esistenti nel paese potessero incontrarsi ed intendersi e dettare insieme le basi di una comune azione democratica> ha finito col portare a una nuova divisione, a un frazionamento ulteriore, costituendo un partito di più. Ha 1nancato cioè alle sue premesse. E questo è un fatto. Con quale giovamento ? E siamo al secondo riliévo : con nessun giovamento, secondo noi, almeno per quanto si riferisce alle posizioni e agli obiettivi della lotta politica. Nulla di spostato, nul:- la di mutato negli obiettivi e nella tattica. Abbiamo seguito con attenzione le discussioni del Congresso, ma ,{in che cosa il nuovo partito si distingua dagli altri di varia democrazia e cosa si proponga di più preciso ~ non siamo riusciti a vederlo, e non lo vediamo. < È perchè non capite ? > - ci grida dietro il Mondo. < f o'rse che, per permettervi di capire, bisognava parlare, invece di tre giorni, una settimana> ? Niente affatto, sarebbe bastato anche un giorno solo. E anche meno. In ogni modo il < Mondo >, invece di gridarci addosso perchè.... non abbiamo capito, avrebbe dovuto cercare di farci capire in che la democrazia del1' < Unione> sia una cosa nuova e diversa dalle tante formazioni di varia democrazia che abbiamo conosciuto e conosciamo in Italia, e in quali premesse e in quali obiettivi precisi stiano i suoi caratteri distintivi dalle altre. Che importa avere parlato, per tre giorni, di tutto un po', avere steso e votato 1nolti ordini del giorno, avere messo insieme un numero . ragguardevole di relazioni sulle più diverse questioni particolari, quando mancano le premesse e la linea netta non si vede ? Badare ai rami dell'albero, sì, è ottima cosa in tempi normali e di buona salute. Oggi, il problema politico non è più problema di particolari, è problema centrale complessivo. È il tronco che oggi interessa. Ebbene, in riguardo al problema centrale, al sistema e alle basi del sistema, cosa pensa e cosa vuole di preciso l' < Unione Nazionale » ? Vuol dircelo il Mondo f C' è l'ordine del giorno Ferrero-Amendola. Il Mondo non vorrà accusarci di averlo falsificato giacchè l'abbiamo riprodotto per intero. Potrà interpretarcelo, se vuole. Potrà negare, se gli fa comodo, che riguardo alla valutazione e alla impostazione del problema dinastico esista e sia mai esistita una divergenza di vedute tra Ferrero e Amendo~a, compilatori di tale ordine del giorno. Potrà trovare che la collabor~zione di Amendola ha servito a rendere questo più comprensivo, in senso democratico. Ma vorrà pure riconoscere che esso non è proprio, programmaticamente, la quintessenza della ch_iarezza. Tutt'altro. E, per non personalizzare, passiamo oltre. Potremmo, altrimenti,. soffermandoci ad analizzare la relazione Ferrero e il discorso Amendola, Biblioteca Gino Bianco
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