346 LA CRITICA POLITICA ciale le misure restrittive e protettive a tutela dell'" americano " sono in questi ultimi anni frequenti. Basti prestare qualche attenzione alle discussioni apertesi nel Parlamento e nella stampa sull' immigrazione, per avere una idea approssimativa della mentalità americana odierna. " The race problem " è visibile nelle stesse righe della legge sulla imigrazione, che deve essere considerata in gran parte una vittoria del Klan. Pur nelle forme democratiche, noi vediamo delinearsi per la storia degli Stati Uniti un avvenire nazionalista. Nazionalismo in casa e fuor·i di casa I La politica americana, sinora lievemente attiva al di là della Repubblica, anche a ragione della progredienti forze economiche nazionali, - se si svilupperà lo stato di cose attuale, intellettuale e sociale, - farà più ardite comparse nel mondo. A parte lé possibilità di accordi o ~di lotta col Giappone, gli Stati Uniti dimostrano oggi un vivo interesse per l'Asia e una vigile attenzione nell'espansione coloniale dell'Europa, specialmente del1' Inghilterra (1). Il Ku Klux Klan è un riflesso di codesto panoramma politico, un sintomo delle nuove correnti ideali ed economiche ·della grande Repubblica, che tendono ad una partecipazione nazionale positiva nelle competizioni sociali del mondo. Come ogni organizzazione sociale, esso è obbligato a inserirsi nell'odierna storia americana se non vuol perire. Veri errori di visual~ e di prassi, ne hanno interrotto il processo che l'avrebbe probabilmente condotto alla direzione diretta della cosa pubblica. Forse ripetiamo subirà una radicale trasformazione, forse perirà del tutto. Ma non invano esso è sorto: poichè ha espresso nella sua varia florescenza ciò che vi ha nel sottosuolo americano, ne ha potenziato alcune energie, ha indicato i problemi che urgono e le soluzioni che la grande Repubblica è propensa a darvi. La storia ci dirà precisamente la sua importanza; valuterà il contributo reale di questo movimento che, alla maggioranza degli europei, è apparso come qualcosa di ridicolo e di carnevalesco. ALBERTO BERTOLINO (1) Senza rilevare l'intervento della Rep. Americana in molte questioni del vecchio mondo (per citare un esempio, 1\1:ossul), vogliamo segnalare qul l'allarne susc.itatovi dalla conoscenza della intesa russo-nipponica; e la velata ma evidente soddisfazione che a quella intesa sia rimasta esttanea l'Inghilterra. FEDE E CA-RATTERE La fede è il carattere : lo costituisce e lo santifica. Si, l'opinione è ad ora, il programma è a stagioni, la fede è costante; l'opinione è degli incerti, il programma è degli abili, la fede è degli apostoli. Dalle opinioni émergono gli aneddoti; dal programma le 1nezze imprese; dalla fede il destino. Ve lo dice l'interruzione di Mirabeau a Robespierre: " Quest' uomo andrà lontano perchè ei crede ciò eh'ei dice ,,. Ma non va lontano nessuno degli uomini che ,nolto dicono e niente credonof; e quando osano andar lo.ntano incontrano sconfitte. Non amano e non sono amati; non credono e non sono creduti. Quindi sono deboli, ;.e alla forza sostituiscono la violenza per.chè alla fede sostituirono l'astuzia. Ciò è elementare, ma non cessa· di essere profondo. Perci9 lo stimo un uomo di qualche fede più di cento dottori, più di un'accademia. BOVIO Biblioteca Gino Bianco
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