La Critica politica - anno V - n. 8-9 - ago.-set. 1925

334 LA CRITICA POLITICA spetto alle esigenze del popolo meridionale, hanno smentito ogni illusione. Il fascismo, per le stesse sue peculiarità, doveva potenziare, e ha potenziato, i preesistenti personalismi, doveva sviluppare, e ha sviluppato,, gli esibizionismi nelle piazzette dei villaggi e nei caffè ... politici della città, doveva neutralizzare, ed ha neutralizzato, ogni tentativo di impulso verso una vita più ampia e cosciente. · Esso è stato dunque accettato in ciò che aveva di più superficiale. Il popolo. non ne ha penetrato (come è, del resto, per ogni movimento politico) le ragioni intime ; e si è trovato in una situazione di disorientamento, all'indomani di ogni manifestazione concreta che oltrepassasse quei limiti, i quali, nella ingenua accezione, sembrava dovessero conchiudere ogni finalità programmatica.· Tipico a tale proposito, è lo stato d'animo determinatosi in Basilicata in seguito ai fatti del giugno 1924. Perchè il popolo di Basilicata, e meridionale in genere, è mite e buono ed avrebbe - se potesse averla - una concezione veramente signorile e sanamente liberalistica della politica .. CONDIZIONI IVIORALIE CULTURALI Ma come ciò può avvenire in paesi in cui la civiltà giunge, a giorni alterni, a cavallo di un'automobile sgangherata, sotto la specie di un foglio stampato, di cui non si può nè si sa intendere tutta la forza morale e civile ? Forzatamente il popolo meridionale non può avere una cosciente visione nazionale del proprio Paese, giungendo essa visione a concepire la Patria solo in limiti ideali che ricordano quelli delle <città-stato» delle costistuzioni elleniche. Al più, la patria è una grande distesa < in bianco > sulla quale una buona metà del popolo meridionale non riesce a localizzare neppur uno di quei nomi che ricorrono sulle colonne dei giornali e nelle parole degli < istruiti > ; ovvero la localizzazione è caotica, così come i raccolti nel cerchio degli accidiosi possono avere un'idea dell' Empireo, non visto e non immaginabile se non attraverso figurazioni arbitrarie che sfumano nel fantastico. Chi si è -spinto al di là delle consuete città meridionali, non vi dirà che è stato (e ancora negli occhi gli rimane il fascino delle cose mirabili) a Milano o a Torino o a Bologna: vi dirà che è stato < nel Settentrione >. Bologna, Torino, Milano : tutto Settentrione alla stessa maniera; specificare sarebbe ozioso o superfluo. . L' imn1igrato dice forse che è tornato da Yonkers o da New-York ? Dice eh' è tornato «dall'America>. Yonkers e Buenos Ayres, New· York e Jersey non sono forse tutte alla stessa maniera quel grande spazio bianco dove una volta andavano tanti uomini a far fortuna, che e ancor oggi si chiama < l'America > ? L' < America > I Yonkers non esiste ; perchè il figlio o il marito, partendo, sono andati semplicemente· in America. Yonkers, la mammetta o BibliotecaGino Bianco

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