La Critica politica - anno V - n. 8-9 - ago.-set. 1925

• IMPRRSSIONIDI GERMANIA 321 desco sarà sempre molto felice di condurvi nel centro della sua lavorazione. D'altra parte vedere come in uno stabilimento si svolge la produzione è sempre una cosa interessante. Lo dico perchè ho avuto modo di visitarne qualcuno. Infatti era nel programma ! Andate allo Stabilimento della Casa Karl Krause - che per quel che rfgtiarda macchine per tipografie litografie e legatorie è uno dei più grandi e conosciuti - o andate ad uno degli stabilimenti della Casa Adolf Bleickert - che nella costruzione degli impianti di trasporti con funicolari ha una rinomanza mondiale - e vedrete con quale sapiente e minuziosa cura ogni cosa sia organizzata per conquistare colui che va ad osservare, per convincerlo della bontà e della superiorità dei propri prodotti. E troverete un museo della ditta, la sala degli esperimenti e persino la sala della cinematografia dove sarete invitato a .sostare per una breve colazione durante la quale il direttore dell'azienda o chi per lui s'incaricherà di illustrarvi e commentarvi i risultati conseguiti. ' • E questa organizzazione sapiente, che non trascura particolari e che qualche volta vi sembra persino troppo meticolosa che all' industria tedesca permette di riconquistare nel mercato internazionale, un po' alla volta, quello che con la guerra ha perduto. Forse alcune posizioni di preminenza non saranno per essa più riconquistabili. Ma lo sforzo tenace e sapiente che gli industriali tedeschi fanno per risollevarsi non è stato e non sarà senza risultati. La Fiera di Lipsia è la documentazione di un successo progressivo, rapidamente conseguito e nelle condizioni interne meno favorevoli. V'è intanto per quest' ultima Fiera un d~to certo : un milione circa di contratti conclusi, cifra nel passato mai raggiunta . • LA PARTECIPAZIONE DEGLI STRANIERI ALLA FIERA Quella di Lipsia è una Fiera mondiale. Lo è per la tradizione, giacchè Io fu nel passato, avanti la guerra. Lo è perchè è questo il suo compito. Fatta in ' Germania e per la Germania, essa ha di mira sopratutto il mercato estero. E all'estero che il Messamt svolge più intensa la sua opera di propaganda. La Germania industriale ha bisogno di esportare e di esportare molto. Prima ancora di essere politico il problema della Germania è un problema commerciale. Come la Fiera di Lipsia è riuscita finora ad assolvere questo suo- compito ? Ecco qua: si calcola che alla Fiera abbiano partecipato circa 200 mila visitatori: (le statistiche ufficiali danno 140mila visitatori nei soli primi quattro giorni) e che · di questi un decimo fosse costituito da stranieri. Ventimila stranieri sono molti, specialmente quando si tenga conto che, tolte le nostre lodevolissimi eccezioni e poche altre, costoro non si sarebbero mossi da molto lontano per una Fiera come quella di Lipsia senza l'intenzione di fare acquisti, e acquisti relativamente forti. · · All'estero si trova, insomma, conveniente acquistare in Germania anche ogg quando, con l'alto cambio del marco, il momento non sembrerebbe favorevole. I prezzi che ho visto praticare nei negozi di Lipsia ·e di Berlino, comparati al cambio attuale con la lira, sono altissimi, quasi proibitivi. Se tuttavia gli acquisti possono farsi dall'estero a prezzi convenienti è perchè l'industria produttiva tedesca si preoccupa di adeguare i prezzi alle condizioni più favorevoli del mercato interno di ogni nazione. Si tratta di un metodo commerciale precedente alla guerra, che nella letteratura economica ha trovato già un nome e una conBibliotecaGino Bianco

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