La Critica politica - anno V - n. 8-9 - ago.-set. 1925

320 LA CRITICA POLITICA La réclame ha nella Fiera stessa una mostra speciale. Credo che sia anche la più frequentata e quella in cui si sono conclusi il maggior numero di affari. È pur vero che la réclame è l'anima del commercio ! E i negozianti che sono andati a Lipsia a fare ordinazioni di articoli per la prossima stagione lo sanno benissimo. Ho detto che la Fiera di Lipsia ha luogo due volte l'anno : in primavera e in autunno. Gli acquisti - o meglio, le ordinazioni - si fanno per la stagione successiva. La scelta e i contratti hanno luogo sui campioni. Un altro motivo del successo di queste Fiere e dell'accorrere ad essa degli acquirenti è nel fatto che non esiste nessun pericolo per l'acquirente di trovare domani la merce ordinata differente dal campione. Si può sbagliare sulla convenienza dell'affare, ma si è sempre sicuri della qualità e del tipo che si è acquistato. L' industria tedesca si era affermata prima della gue~ra e torna ad affermarsi ora sul mercato internazionale in virtù sopratutto di questa garanzia di serietà, senza della quale, del resto, una Fiera campionaria non potrebbe avere alcuna fortuna. La Fiera si divide in due rami: una Fiera campionaria generale ed una Fiera tecnica e di costruzioni. La prima si svolge quasi per intero nel centro della città. Occupa ben 80 grandi palazzi o padiglioni appositamente costruiti e non altrimenti impiegati. Abbraccia tutti i prodotti industriali tedeschi che possono venire esposti. Quest'anno si è arricchita di un nuovo padiglione sotterraneo, costruito proprio sotto la Markt Platz. La seconda, la Fiera tecnica e di costruzioni, trovasi alla periferia e si estende su q·uindici Halle grandissime, collegate a mezzo di binari ferroviari, e su numerosi altri padiglioni minori. Ivi si raccolgono i prodotti dell'industria meccanica e costruttiva e dell'industria estrattiva. È questo il reparto della Fiera che da quattro anni a questa parte ha avuto particolare sviluppo e verso il quale si volgono le maggiori attenzioni della direzione della Fiera. Oltre i padiglioni costruiti, altri se ne stanno costruendo per ' le Fiere venture. E in costruzione anche una speciale stazione ferroviaria. L' interessamento dei visitatori è maggiore, come è naturale, per la Fiera tecnica. Non si va a Lipsia senza fare una corsa al gigantesco padiglione del- , l'industria pesante. E uno spettacolo, quello offerto da centinaia di macchine in movimento, a cui nessuno rinunzia e che impressiona sempre. E poi in questa parte della Fiera, ci siano o no acquisti da fare, c'è sempre da vedere e da apprendere. Qui la tecnica di ogni ramo, si offre nei suoi perfezionamenti degli ultimi sei mesi e non c'è perfezionamento che non sia opportunamente segnalato. Si può andare a caso, se non si hanno speciali mete o preferenze ; ma se si hanno preferenze speciali per un ramo qualunque della tecnica c'è da occupare solo in quello tutta la giornata e più di una giornata. Per quel che personalmente mi riguarda dirò che m'è stato di vero rammarico il non poter dedicare alla Mostra Grafica tutta l'attenzione che avrei desiderato e che meritava. E tra i colleghi so di non essere stato il solo. Lipsia, ha infatti, oltre che per le sue Fiere secolari, un'altro titolo di rinomanza nel mondo per lo sviluppo che vi hanno raggiunto le arti grafiche. Indiscutibilmente Lipsia è la metropoli delle tipografie e dell' industria libraria. Non v'è città in cui esistano tante e cosi importanti .intraprese dell'industria grafica. Innumerevoli stabilimenti per la fabbricazione di macchine speciali per l'arte grafica sono sorti e si sono sviluppati nella città e nei pressi della città. Volendo, oltre che visitare la mostra, si può visitare anche qualcuno di tali stabilimenti. L' industriale teBibliotecaGino Bianco

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