La Critica politica - anno V - n. 8-9 - ago.-set. 1925

IN GIRO PER IL MONDO lmpre~sioni di Germania I LA RIPRESA ECONOMICA Non si tratta che d'impressioni e d'impressioni n1olto rapide. Nessuna pretesa così, in chi scrive, di avere scoperto la Germania e di volerla rivelare ai suoi lettori. È una dichiarazione che voglio far subito, a scanso di equivoci. Per imparare a conoscere bene un paese un anno non basterebbe. Figurarsi se possono bastare pochi giorni I La psicologia, la vita, le qualità e i difetti di un popolo sono cose tutte molto difficili a studiarsi e a sapersi. E poi occorrono qualità di osservazione e di intuito di cui pochi, sempre, sono dodati. So di stranieri che vivono in Italia da anni, che sono affezionati al nostro Paese e si considerano come italiani di elezione e che tuttavia di noi e delle nostre cose non hanno capito e continuano a non capire niente. Del resto ciascuno di noi• che sia anche mediocremente colto ha di ogni paese - anche quando non vi sia mai stato - una sua particolare conoscenza, fatta attraverso gli studi e le letture, la cronaca dei giornali e le vicende della lotta politica. Le necessità della nostra epoca, i progressi della scienza e della meccanica, la guerra e.... il cinematografo hanno enormemente allargato i confini della nostra vita. Viviamo tutti internazionalmente. Al nostro bisogno l'Europa è già un confine troppo ristretto. Volevo venire a questa conclusione : che le cognizioni che ciascuno di . noi ha su uno qualunque dei paesi d'Europa di poco o nulla possono venire accresciute per un viaggio di pochi giorni sui luoghi, mentre conoscere bene un paese in ciò che ha di più vivo ed originale è sempre cosa molto lunga e difficile. Tanto vero che nessun paese, grande o piccolo, è· stato mai completamente scoperto. In molti, in troppi casi noi italiani ci accorgiamo di dover ancora scoprire l'Italia ! Eppure (lUesti viaggi diremo così cinematografici attraverso paesi stranieri, sono utilissimi. Costituiscono com~ una specie di collaudo della conoscenza che se ne era già fatta, indirettamente. Ci si accorge sempre di avere molto da rettificare e molto da aggiungere in quello che si credeva di sapere. Poi si avvertono taluni inconvenienti e manchevolezze di casa nostra a cui converrebbe provvedere e rimediare. Da questo lato l'utilità è maggiore ed è diretta. Un popolo che vuol progredire sugli altri è un popolo che deve viaggiare. Un viaggio in Germania ha infine, adesso, un altra ragione per riuscire interessante. Nella vita europea la Germania rappresenta un'incognita. È un paese· sconfitto, ma che evidentemente· non considera ancora perduta la sua partita, che rappresenta proprio nel centro di Europa il più compatto ed omogeneo agglomeramento umano, che infine riserva in se innumerevoli possibilità. Sulle con-· dizioni attuali della Germania corrono giudizi disparatissimi ed è difficile, tra Biblioteca Gino Bianco

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