La Critica politica - anno V - n. 8-9 - ago.-set. 1925

L'ASSURDO PROTEZIONISMO SIDERURGICO IN ITALIA 315 La riprova di Jatto è che, secondo le statistiche dei prezzi mensilmente pubblicate nel < Bollettino di Notizie Economiche>, a cura della < A~sociazione fra le Società Italiane per Azioni > e della < Confederazione Generale dell'Industria Italiana>, in aprile 1925 la < lamiera di ferro nera, base mm. 4, valeva a Genova lire 165 il quintale, di cui il vero valore della merce in mercato libero era qualche cosa meno di lire 100, e il resto rappresentava il sovraprezzo, che, pel regime doganale, il < Consorzio delle Ferriere Nazionali> è autorizzato a riscuotere sui consumatori italiani di un prodotto di uso così necessario e così generale, come sono ora le lamiere di ferro e di acciaio. Occorre di più per dimostrare il c~rattere parassitario della ind&stria ·siderurgica quale è artificialmente costituita e mantenuta in Italia coi privilegi assurdissimi del vigente regime doganale ? Ma l'assurdità del sistema, col quale si è preteso di emancipare economicamente l'Italia dalla soggezione straniera fondando una industria siderurgica dipendente assolutamente dalle importazioni di rottami di ferro e di acciaio, è anche per un altro· verso dimostrata oggi che il < Consorzio delle Ferri ere Nazionali > è rtlinacciato di vedersi mancare il principale mercato di rifornimento di materia prima in seguito alla decisione presa dal governo francese di ridurre a 1ninime proporzioni, ·se non di vietare del tutto l'esportazione dei rottami di ferro e di acciaio. Proponendotni di trattare altrove di questa grave questione, è dei motivi, che possono avere detenninato la decisione del governo francese, mi limito a qui notare soltanto che indubbiamente uno di tali motivi è stata la politica di < boicottaggio >, che il < Consorzio delle Ferri ere Italiane >, forte della sua organizzazione allo schermo della tariffa doganale è andato sempre più proseguendo contro le importazioni in Italia dei prodotti delle industrie metallurgiche francesi, coll' imporre alla sua forzata clientela l'obbligo rigoroso di non comperare laminati e profilati di ferro e di acciaio di origine straniera (1). EDOARDO GIRETTI (1) Ho pubblicato questo contratto nel mio articolo: -e Il Protezionismo siderurgico e le Industrie dei fili di ferro> nella < Riforma Sociale> del luglio-agosto 1925. Basta qui ripetere che esso impone a tutti i clienti forzati del < Consorzio delle Ferriere Nazionali> l'obbligo di non acquistare nè direttamente nè indirettamente da Ferriere estere. È anche questo un bel modo per liberare il popolo italiano dalJa servitù economica verso gli stranieri, <]ésus, notre Sauveur, sauvez-nous de la metaphore >, diceva Paul Louis Courr.ier. '' NOTE E .COMMENTI,, non si pubblicano in questo fascicolo. Forse saranno nel fascicolo prossimo. Nel caso riprenderemo anche quei motivi passati che possono tuttavia riuscire interessanti per la cronistoria, se non per la Storia. Bibli · teGa Gino Bianco

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