La Critica politica - anno V - n. 8-9 - ago.-set. 1925

312 LA CRITICA POLITICA favorire la prima lavorazione del fe.rro e dell'acciaio, mediante la importazione in franchigia dei rottami di ferro e di acciaio, e, nello stesso tempo, nel tassare con dazt altissimi, in circostanze normali proibitivi, l'importazione del ferro e dell'acciaio in masselli, lingotti e laminati e profilati di ogni genere, cioè la vera e propria mater~a prima di quasi tutte le industrie, e in 1nodo speciale delle industrie meccaniche e metal .. lurgiche di seconda lavorazione. In forza di un regime doganale cos) assurdo e dannoso per l' economia generale del paese, è sorto e funziona in Italia il < Consorzio delle ferriere Nazionale:», che preleva, a dire poco, ogni anno un tributo di almeno mezzo miliardo di lire sulla Nazione, sfruttando al massimo la < protezione > legale di cui gode, e che, per certi prodotti metallurgici di grande e necessario consumo, sale all' 80 e più per cento del loro valore commerciale. Secondo il prof. Giorgio Mortara ( < Prospettive Economiche, 1925 >) l'attuale produzione di ferro e di acciaio in Italia può valutarsi a circa 1.400.000 Tonnellate all'anno, di cui soltanto 200.000 Tonnellate ricavate da ghisa prodotta od importata in Italia, e le altre 1.200.000 Tonnellate ottenute colla semplice fusione e ribollitura di rottami di ferro e di acciaio. ~' importazione di tali rottami è andata rapidamente crescendo nel1'ultimo triennio, come lo provano le cifre desunte dalla statistica del commercio internazionale: 1922 1923 1924 Tonnellate 296.234 407.657 492.055 L' importazione del primo trimestre 1925 è stata di Tonnellate 238.000, contro sole Tonnellate 101.000 nel pari periodo del 1924. Come si è già detto, la vigente tariffa doganale ammette in assoluta esenzione di dazt, l'importazione in Italia di < rottami di ferro e di acciaio di qualsiasi specie >, ma pone come condizione che < essi siano importati sotto vigilanza doganale, in pezzi di qualunque dimensione, destinati a ferriere o acciaierie per la ribollitura o la rifusione >. È chiaris~imo che con questa disposizione, (n. 278-a della vigente tariffa doganale), si è voluto favorire le· grandi ferriere ed acciaierie, a danno delle piccole, le quali non possono sottostare all' onère per esse troppo grave della continua vigilanza doganale. C?me se ancora questo non bastasse, viene anche reso pressochè impossibile alle piccole ferri ere di importare la loro materia prima col dazio di favore di una lira ..oro al quintale, più coefficiente di maggiorazione di 0.5, cioè in totale lire-oro 1.50, in quanto il n. 278-d della tariffa doganale limita il ben.eficio di tale dazio ai rottami, c~scami e scarti di ferro e di acciaio.... < presentati o ridotti, sotto vigilanza doganale, in pezzi non aventi alcuna dimensione superiore a 50 çentimetri >. Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==