La Critica politica - anno V - n. 8-9 - ago.-set. 1925

ANCORA : RINGIOVANIRSI I 309 fare delle masse operaie, aguzza contro di loro una opposizione non troppo scoperta, ma che è di indiscutibile carattere conservatore. Un oscuro istinto guida molti di questi sopravviventi gruppi moderati. Pare che essi avvertano che, una volta privato il fascismo di quella remota, infinitesimale capacità di infuturamento, che è nel corteo di lavoratori oggi suoi, che esso trascina con sè, la sua vita non possa essere breve. È vero : in buona parte, ·è vero. Ma tale previsione non è possibile se non in base a un presupposto essenziale : e, cioè, che, nel suo nocciolo, esso non sia che una surrogazione di nuovi gruppi a vecchi gruppi, e, in conclusione, una crisi di governanti. Veder le cose cos), dentro questi }imiti, aggiunge a,la tenacia della lotta, ma, nello stesso tempo, ne restringe i confini e la rende · inadeguata. Messo in quella cornice, il fascismo appare poco più, come sembrò a Giolitti, che una vicenda ministeriale un po' più movimentata dall' usato, ossia come uno dei tanti passaggi della nostra esistenza costituzionale. È questa, infatti, la conclusione pratica e il punto fermo, a cui pervengono (non per solo accorgimento tattico, ma per visione sostanziale del problema) tutte le opposizioni, che oggi stanno in campo essendo reduci dall'esercizio, diretto o no, dal comando politico. Esse sono tutte, intrinsecamente, costituzionali. Rimpicciolendo il fascismo, esse rimpiccioliscono sè stes .. se : limitano le zone su cui possono far leva. E, frattanto la situazi'one dominante, essendo poggiata anche fuori dal terreno costituzionale, puòsempre recare nel gioco una carta in più, non preveduta e di notevolissima portata. Negli elementi nuovi, che non sono politicamente vissuti sui venti anni passati quando gli istituti centrali erano onnipotenti in un paese ancor più bambino di oggi, questa visione così ortodossa, monarchica anche quando antiregia, non l'ha. Essi fanno un affidamento esclusivo sulle libere forze del paese. Non credono nei miracoli. Ed è a questo,_ che si deve ricondurre quell'accentuazione dei toni prettamenti politici, quel ripullulatore, negli oppositori oggi coine nei fascisti ieri, dalla vitalità anti-istituzionale. È qui, in realtà, uno dei caratteri precipui delle nascenti formazioni, naturalmente disimpegnato dalle prese tenaci del recente passato . .In questo senso l'orientamento del partito socialista, guidato da uomini del tutto nuovi, è molto sintomatico ; e non mancano di interesse anche i contrasti, a fondo istituzionale, che vanno profilandosi, a opera di giovani, nel riformismo. Ma più significativi, sibbene più guardinghit .. gli indizii, che offre la democrazia ortodossa e <borghese>. La giovane · borghesia, che si vuol porre sul terreno liberale e non su quello fasci-- sta, inclina a volersi dare essa, all' infuori dei supremi poteri moderatori rivelatisi insufficienti, delle proprie garanzie di stabilità e di legabilità : è. autonomia popolare in atto. D'altro canto, i segni di questo stato di spirito, fondamentalmente irriverenziali e lungi da ogni abito di ossequio a superiori potestà, si moltiplicano, nel campo delle opposizioni, ogni giorno~ Biblioteca Gino Bianco

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