RINGIOVANIRSI ! 253 modo il fatto è indiscutibile. I capi del movi~ento, politico e sindacale, al centro e alla periferia, sono dal più al meno, quelli stessi, che presiedettero ai primi moti operaio-socialistici venticinque anni fa; un fatto e un nome per tutti : la Critica Sociale (per altri versi ammirevole), il suo contenuto, i suoi collaboratori ecc. ecc. La storia del partito unitario è una esemplificazione irreprensibile fin nei particolari di quanto ha scritto Roberto Michels sulla circolazione delle aristocrazie dentro ai partiti socialdemocratici di Europa : a venti anni le élites dirigenti del riformismo circolavano lentamente, e da dieci anni non circolano più affatto .. Giolitti ha negli unitarii, che pur son nati dal suo grembo già maturo di statista, i suoi coetanei morali, e ne ha anche per la ragione stessa, in tutti gli altri partiti oggi affiancati contro 11 fascismo. * * * · Tutto quest' insieme di cose rappresenta una notevole ragione di debofezza per le opposizioni. Non solo di debolezza, certo: perchè l'età matura e il lungo corso politico conferiscono almeno uno dei dati che sono utili all'esercizio della vita pubblica, e cioè l'esperienza; ma prevalentemente, di debolezza. Se dall'anzianità e dall'esperienza politica deriva, infatti, del prestigio, al di là di un certo limite questo prestigio si converte in venerazione inerte e inconcludente. Le scuole politiche delle opposizioni riboccano di documenti di questa verità. In realtà bisogna riconoscere che il trascorrere del tempo, e sopratutto di un tempo denso di fatti, rende alquanto estranei alla vita coloro che parteciparono agli avvenimenti trascorsi; e li rende, anzi tanto più estranei quanto più vi parteciparono attivamente e se ne improntarono lo spirito. Chi ha comandato, proprio per questo non comanderà più. Tutti quei vecchi elementi liberali e moderati della po!itica italiana avranno certo ragione delle cose, perchè l'ideologia liberale, che è la loro, risorgerà; ma essi cosi come gruppi, come ceti, come persone hanno l'esistenza politica ben minacciata, dacchè, non un nuovo regime politico ma una atmosfera nuova è nata, che essi non sanno più capire, e che, alla sua volta, non li capisce più. Le questioni di mentalità - di popolo, di classe, di età ecc. ecc. - sono difficili a definirsi: sono però evidentissime e hanno una straordinaria efficacia pratica. A ciò si deve aggiungere che questo stesso divario profondo di psicologia dovuta alla età ha acuito fino all'esasperazione l'odio e le passioni. Sopratutto i vecchi uomini dei partiti socialisti e.di democrazia sono oggetto nei singoli ambienti locali, di una ostilità profondissima ; e questa a mano a mano che ci si allontana dai momenti in cui, quattro_o cinque anni fa, esplose, non cala per il languire del ricordo, ma cresce per il consolidarsi delle differenze di cultura, di animo e di tendenze. Infine poi resta sempre vero, dal punto di vista della opposizione liberale, che sono stati proprio questi uomini quelli che, o per incoscienza, o per malizia, o per qualunque altra ragione, hanno lasciato o fatto si che le istituzioni liberali si ridussero a ciò cui sono ridotte. Può essere (sebbene è dubbio) che tale passato moralmente non li tocchi; ma politicamente, li tocca senza dubbio ed è anzi decisivo. Si ha ben ragione di diffidare dei liberali dell' ultimo ventennio, che, venuto il momento buono, furono contro la libertà ; e non è facile far credito ai socialisti unitarii quando promettono di ben difendere e impiegare la riconquistanda libertà, dal Biblioteca Gino Bianco
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