Ringiovanirsi! Un comma dell'ordine del gìorno, votato nel Convegno radicale di Milano del 31 maggio u. ·s., suona così : « il Convegno .... afferma ~he, al di là della attuale ecclissi della sovranità del popolo, le grandi masse popolari, che sono dovunque non si accampa l'aperto privilegio partigiano e plutocratico, sono la sola nuova e grande forza, estranea a ormai sorpassate clientele di politicanti, da cui debba attendersi l'immancabile resurrezione ». Che cosa significa ciò ? Che cosa significa, sopratutto, l'aperto e crudo riferimento a un vecchio e separato mondo politico, inutilizzabile oramai per le future vittorie della democrazia? Il linguaggio è prettamente fascista, e, dietro ad esso, vi è questo pensiero: che effettivamente il fascismo una novità la ha recata, di colpo, nella vita poli- , tica nazionale, e che a questa novità, essendo essa di larga portata e difficilmente reversibile, si può anche attribuire il carattere d' un vero rivolgimento. Non una rivoluzione dottrinaria certamente: nelle sue manifestazioni più sintomatiche, come la legge sulla massoneria, sulla burocrazia e sui decreti legge, esso non va oltre le idee dei più vecchi Stati di polizia. Meno che mai una rivoluzione economica. E neanche, come pretendono, una rivoluzione a fondo nazionale: il fascismo è rapidamente rientrato nei cancelli dell'equilibrio diplomatico. Però l'indicazione più relativamente vicina al vero è qui. Quel tanto ·di rivolgimento, che il fascismo rappresenta, è in questo suo carattere e in queste sue nostalgie guerriere : e questo ci dièe che il connotato specifico del fascismo è nella sua giovanilità, e che, in sostanza, la rivoluzione fascista, intanto Io è, in quanto è come rivoluzione biologica. Qui è il punto. Nel mondo delle idee, delle idee chiare, ordinate, sistemabili e combinabili, ciò può essere pochissimo. Ma nel mondo delle forze (c'è pu.re lo slancio della vita, l'attitudine a credere, la forza di comunicazione ecc. ecc.) non è cosi, e il mondo politico è proprio quella sfera dove forze diversissime si intrecciano e si fanno equilibrio. Che fare, dunque? Evidentemente i congressisti di Milano hanno voluto prendere atto di questo stato di fatto. Essi hanno ritenuto che, nonostante. ogni altra caducità · del fascismo, questo elemento di vitalità naturale, con o senza violenza, in maggior o· minor misura, ci sia. Poi, molto conseguenti, si sono mostrati convinti che per vincerlo, bisogna portarsi sul suo stesso terreno, e batterlo, li, con forze di natura pari o simili alle sue. Ma, sotto questo aspetto, la situazione delle Opposizioni è suscettibile di parecchie mende. In via generale il processo formativo della coalizione degli avversarii del fascismo può rappresentarsi cosi : la coalizione si forma man mano che un nuovo gruppo o partito o associazione ecc. ecc. viene colpito dal fascismo. Ma, perchè questo si è rivolto, prima contro i partiti socialisti, poi con- •. Bibli. teca Gino Bianco
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