NOTE E COMMENTI 233- . ramento da parte delle forze democratiche, affinate e irrobustite dalla persecuzione.· Ma appunto perciò sarebbe hnperdonabile indulgere a impazienze e debolezze, le quali del resto, appena si sono tradotte in que sti ultimi giorni in una formula meno imprecisa, hanno sollevato l'unanime, concorde ribellione di tutte le forze aventiniane "" L'effetto immediato è cosl consistito in un irrigidimento dell'Aventino nelle sue posizioni. È quindi il caso di dire che la mossa dell'on. Bonomi è sortita ad un risultato utile. Ma si parla sempre di acendere. Dunque nessuna partecipazione della opposizione ai lavori parlamentari, almeno per ora. L'on. Amendola esclude anche per ragioni di tempo - la ripresa parlamentare estiva essendo vicina alla fine - che se ne possa riparlare sino ad ottobre. Abbiamo la impressione che egli - che da buon politico di lunga vista ne vede i pericoli - si sforzi di evitare con una tattica temporeggiatrice ciò che le hnpazienze di molti deputati anche del suo gruppo renderebbero altrimenti inevitabile. Egli puntella e frena quanto può. Apprezziamo le sue intenzioni, ma per nostro conto continuiamo a denunciare il pericolo che non sta tanto nella di-- scesa quanto negli adattamenti che ne seguirebbero inevitabilmente. Non c'è che l'ottimo Chiesa che possa senti_rsi in grado di mantenersi in eterno nell'aula in funzione di Pubblico Ministero l È un fatto che l' idea della discesa continua a farsi strada. E il fatto vale per noi assai più delle intenzioni alle quali la discesa si vorrebbe subordinata. Un giornale di Genova, che esprime con fedeltà Io stato d'animo dai socialisti militari, ha posto la questione sotto questo dilemma: o dimissioni o discesa nell'aula. In liBib.lioteca Gino Bianco nea di massima le dimissioni - se-- condo detto giornale - sarebbero da preferirsi perchè avrebbero il significato di protesta contro questa Camera, ne provocherebbero lo scioglimento e renderebbero indispensabili. nuove elezioni. II giornale unitario. crede nel fatto elettorale l " Non c'è altro sbocco che questo l" Le parole sono poste in bocca ad un deputato,. ma rappresentano il pensiero del giornale. La tesi delle dimissioni, però,,. non venne mai seriamente affacciata e discussa in seno alle opposizioni, parlamentari, nè Io sarà E allora,,, scartata l'idea delle dimissioni - nessun dubbio che Io sarebbe, senza di-- scussione I - il giornale genovese è: senz'altro per la discesa nell'aula .. Per la discesa si dichiarano poi i democratici sociali i quali hanno preceduto di qualche giorno l'on. Bonomi muovendo ufficialmente i primi passi in tal senso. Ecco che cosa, inf a Mi~ ci apprende su una riunione del Con-- siglio Nazionale della Democrazia Sociale il Giornale d'Italia de'! 3 maggio:. < Tutti i presenti, interloquendo nel dibattito, si sono espressi in senso, nettamente. favorevole alla discesa. Era stato anche presentato un ordine del giorno in questo senso, e si sarebbe voluto che i deputati del gruppo ed i rappresentanti riel Comitato delle opposizioni si fossero impegnati a sostenerlo strenuamente. Ma l'onorevole Di Cesarò ha fatto rilevare che cos} si sarebbe mancato alla disciplina imposta dall'alleanza e si sarebbero determinati malintesi e screzi assolutamente deprecabili. L'ordine del giorno è stato quindi ritirato, ma s'è convenuto che l'on. Di Cesarò ed i suoi colleghi di gruppo avrebbero informato il Comitato esecutivo e il Co_: mitato extra-parlamentare dell' Aventino del pensiero nettamente espresso dal Consiglio nazionale del partito. < Tanto l'on. Di Cesarò - il quale fa parte dell'esecutivo aventiano - quanto l'on. Stancanelli - il quale rappresenta i demo-sociali nel Comitato extra-parlamentare hanno
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