La Critica politica - anno V - n. 5 - maggio 1925

,_ 224 LA CRITICA POLITICA il pastrano o con tutte le coperte da letto sulle spalle .... È che la malaria v'entra nelle ossa col pane che mangiate, e se aprite bocca per· parlare, mentre camminate lungo le strade soffocanti di polvere e di sole,, e vi sentite mancare le ginocchia e vi accasciate sul basto della mula che va all'ambio, con la testa bassa .... E vi par di toccarla con le mani - come della terra grassa, che fumi, là, dappertutto, torno torno alle montagne che la chiudono, stagnante nella pianura a guisa dell'afa pesante di luglio >. Così, tragica, ineluttabile come solo le parole del Verga sannoridire, la malaria attossica l'aria, accerchia e sopraffà il lavoratore. E. se non lo sopraffà, lo dimezza, lo debilita, lo esaurisce. Popolazioni intere in Basilicata sono state colpite dalla malaria, e poi lasciate n, con ampi ventri, occhi vitrei, come se fossero state attraversate da un folle incubo, collettivo. Ma, oltre a diminuire l'efficienza delle popolazioni lavorative, la malaria ne ha determinato una distribuzione artificiosa, la quale, mentre· non ha impedito che la malaria raggiungesse ugualmente il suo bersaglio, ha invece discostato il contadino dalla terra, sì da renderne ancora più penoso il lavoro. Non esistono, in Basilicata, come in altre regioni del Mezzogiorno,. ca·se coloniche, perchè non ci si potrebbe vivere. Il contadino percorre nelle prime e nelle ultime ore del giorno, parecchi chilometri per recarsi al lavoro. Parte e ritorna quando il sole non c'è ancora o non c'è più. E in queste ore il povero contadino, indebolito dal cammino e dal lavoro è più facilmente aggredito dall'anofele, invaso dalla malaria, e retrocesso di ancora un passo verso la miseria. A fine d'anno, fatti i suoi conti, fra il poco vino, lo scarso olio e l'insufficiente grano raccolto, il contadino si accorge che ha ricavato molto, ma molto meno di quanto ha speso in denari, semente, lavoroe - quel che più importa - salute I IL TORNACONTO PSEUDO-ECONOMICO E perchè dunque, ci si potrebbe chiedere, il ·contadino continua ad impiegare il proprio lavoro ? E se lo impiega, non è forse perchè vi trova il suo tornaconto ? Per chiarire la seconda domanda che, più della precedente, ha a tutta prima un'apparenza di verità, è necessario determinare il genere di tornaconto innanzi al quale noi ci troviamo in questo caso. Intanto è pacifico che un tornaconto assoluto, economicamente esatto e vantaggioso, non c'è. _ È evidente, allora, che, a determinare una forma apparente ed illusoria di tornaconto, sono interv~nuti altri elementi di carattere intimo e. relativo a ciascuna persona, derivanti dalla mancanza di una media menBiblioteca G.ino Bianco

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