, ( I .. La questione dei decreti-legge Si è annunziata la presentazione di un progetto di legge al Parlamento per regolare definitivamente la materia dei decreti-legge, la quale, come dimostrò la discussione avvenuta recentemente in Senato sulla sospensiva del senatore Ciccotti all'approvazione del progetto che riguardava l'approvazione in blocco di 2376 decreti luogotenenziali e regi, è tra le più vive e scottanti del momento politico. E la ragione si intende facilmente, giacchè essa attiene ai limiti della distinzione dei poteri in legislativo, esecutivo e giudiziario, ~ulla quale, in sostanza, si regge in quasi tutti i paesi civili, lo Stato moderno. I decreti-legge annullano la famosa distinzione di Montesquieu, accentrando nel potere esecutivo non solo i diritti del Parlamento ma persino quelli dell'autorità giudiziaria, giacchè, come ne fanno prova i decreti dettati in occasione dal falli1nento della Banca di Sconto, non mancano esempi di decreti legge che dettano norme per un caso solo, indicando alla magistratura la via da seguire obbligatoriamente, con una legislazione dettata da una necessità del momento. E se anche tali casi fossero rari, quel che importerebbe sarebbe sempre la questione di principio. La questione se nel nostro diritto pubblico sia ammessa la legiferazione per mezzo dei decreti legge non è nuova, anche se è divenuta in Italia specialmente importante, dalla guerra in poi, dato il grandissimo numero che ne fu emanato negli ultimi anni, tanto da essere, oggi, la questione ricorrente ad ogni discussione politica, appunto a cagione della sua fondamentale importanza innanzi accennata. Ed il curioso è questo che , tutti i governi di qµesti ultimi anni hanno altamente proclamato che bisogna restaurare i diritti del parlamento, ma tutti poi hanno largamente legiferato a mezzo dei decreti-legge. Si sono avute, specialmente in Senato qualche anno fa su una mozione presentata dall' on. Scialoia e ultimamente sulla cennata ~ospensiva dovuta all'on. Ciccotti, ampi ed appassionati dibattiti, che purtruppo sono rimasti senza pratici risultati. Anzi ormai si dovrebbe dire che coll'approvazione della legge sulla conversione di varie migliaia di decreti-legge, non tutti certo emanati in quelle condizioni di urgenza che avrebbe potuto, in certo modo, giustificarne l'uso da parte del potere esecutivo, il decreto-legge sia entrato nel nostro diritto pubblico, nel quale la consuetudine ha tanta importanza. Anche la magistratura del resto ha raramente dichiarato la incostituzionalità dei decreti legge, ed ha variamentente apprezzato i limiti entro i quali le è consentito il Bi.blioteca Gino Bianco
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