SEMPRE DEL PROGRAMMA 145 < per un regime legale completo dei diritti di stampa e di associazione che debbono essere sottratte alle misure arbitrarie di polizia>. L'on. di Cesarò non poteva dimenticare, a questo punto, di aver collaborato al primo progetto mussoliniano per· la li1nitazione dei diritti della stampa! Gli unitari hanno evitato di pronunciarsi su troppe cose. La semplice elencazione delle riforme, riformine e riformette che per essere infinita costituiva la speciale caratteristica dei programmi minimi socialisti deve essere sembrata, una volta tanto, superflua o compromettente. Voglio ammettere che sia solo sembrata superflua. La chiarezza avrebbe dovuto guadagnarvi. Mi sembra, invece, che le idee politiche dei socialisti unitari siano uscite fuori dal Convegno più nebulose che mai. Lo < Stato forte> di Treves e l'affermazione contenuta nella relazione del1' on. Basso che < tutto è lecito entro le leggi, nulla al di fuori ; e qualunque atto ne esorbiti, deve essere inesorabilmente represso >, sono due concessioni belle e buone allo spirito politico del fascismq. Perchè non lo fossero, i socialisti unitari avrebbero dovuto precisare prima il loro pensiero sull'ordinamento dello Stato, affrontando e risolvendo per se e per il pubblico quei problemi costituzionali che da venti anni a questa parte hanno volutamente ignorato o considerato privi di ogni importanza. L'on. Turati a un certo punto lasciò andare questa frase: < siamo sempre stati socialisti e democratici, oserei dire democratici perchè socialisti e socialisti perchè democratici, fino all'estrema conseguenza>. Parole, che il Congresso ha entusiasticamente plaudito. Ma al concreto, se andate a leggere la mozione che - secondo ha detto lo stesso Turati - · fissa i punti basilari della politica del partito unitario, che cosa trovate ? Che il partito riafferma < la sua affigliazione all' Internazionale socialista di cui condivide intieramente i metodi insie1ne classisti e democratici per la trasformazione socialista graduale degli stati>. < Questi metodi - spiega poi la mozione - rispettano il principio delle maggioranze, ripudiano la violenza di tutte le minoranze ; ma ciò nella stretta condizione· della garanzia di un'eguale libertà politica per tutti i cittadini >. Si tratta di affermazioni molto vaghe, che lasciano le cose al punto in cui sono. Intanto bisognerebbe sapere che cosa si vuole intendere colle parole << principio delle maggioranze >. Che le maggioranze hanno il diritto di fare quello che vogliono ? E in che limiti ? E come verrebbero stabilite le maggioranze ? In modo relativo o in modo assoluto ? I governi del passato - antefascismo - debbono considerarsi governi di maggioranza? Governo di maggioranza significa così poco, che il fascismo può assegnarsi la rappresentanza della maggioranza e appellarsi persino al responso del suffragio universale. E ripudiare la violenza di tutte le minoranze cosa vuol dire ? Che le minoranze debbono solo obbedire ? S\, sembra ·che gli unitari rispondano : ma < nella stretta condizione della garanzia di eguale libertà politica di tutti i cittadini >. E siamo da capo : in che debba consistere la eguale libertà politica e in che modo poi ibliote.ca Gino Bianco t
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==