RECENSIONI 187 ==================================================== ---- istituti rappresentativi, illustra la ragione d'essere della libertà individuale, di pensiero e di azione. Si leggano, e si rileggano se le si lesse una volta, le pagine del Mill: non poteva darsi più logica dimostrazione del diritto al dissenso e della utilità sociale e spirituale della lotta. Libertà che è, infatti, lotta, movimento, perfezionamento, progresso. Dice il Mill nell' ultima pagina del suo lavoro : < Il male (nello Stato o nella Nazione, che è lo stesso) comincia quando il governo, invece d'incoraggiare l'azione degli individui e dei corpi collettivi, sostituisce la sua propria alla loro attività: quando invece d' Istruirli, di consigliarli o, all'occorrenza, di · denunciarli davanti ai tribunali, li lascia in disparte, ne inceppa la libertà, o fa per essi i loro affari>. Il male, e cioè tutto il male. SAVERIO MERLINO: Politica eMagistratura, dal /860 ad oggi in Italia. Torino, Piero Gobetti Ed. - L. 6. È un esame critico del modo come dal 1860 in quà, si è amministrata e si ammini~tra la giustizia in Italia. L'autore, che incomincia col richiamarsi a ricordi personali (il padre e un fratello esercitarono la magistratura), riesce a porre il problema della magistratura nella sua interezza, in tutta la sua gravità. La magistratura - egli dimostra in questo libro ricco di dottrina e di documentazione attinta alla sua esperienza personale - è ben 1ungi dal godere quell' indipendenza che le si attribuisce a parole, mentre la si nega e calpesta nei fatti. Si capisce cos\ come una Magistratura che non è indipendente dal potere esecutivo non possa assolvere il compito che ie viene assegnato negli stati liberi moderni, di tutrice suprema delle pubbliche libertà e dei diritti dei cittadini. È dunque un grido di allarme e di ribellione che Saverio Merlino lancia ai suoi concittadini di tutte le opinioni politiche e alla stessa Magistratura la quale appunto - so~tiene il Merlino - deve confidare unicamente in sè stessa; trovare in se la virtù di redimersi. < La Magistratura deve separarsi dalla politica, conquistare la propria indipendenza e aquistare l'energia necessaria per adempiere al suo compito di custode incorruttibile delle leggi, delle pubbliche libertà e dei diritti dei cittadini contro tutte le prevaricazioni degli altri poteri dello Stato e di tutte le fazioni e di tutti i partiti>. Per la chiarezza della esposizione, per il modo come i rapporti tra Magistratura e politica sono esposti e precisati, per la dottrina con cui l'A. tratta l'argomento e lo risolve, il libro merita di essere raccomandato all'attenzione di quanti si preoccupano delle soluzioni Biblioteca .Gino Bianco della grave crisi politica che stiamo attraversando in Italia. G. CONTI : Lo Statuto fondamentale del Regno d'Italia, commentato. Roma, Libreria Politica Moderna. - L. 3. Con tanti richiami allo Statuto del '48 non è proprio inopportuno che qualcuno lo presenti ai sudditi, debitamente commentato e illustrato nei suoi vad articoli. Questo ba fatto l'on. Conti e ba fatto cosa interessante ed utile al tempo stesso. L'autore si è valso largamente delle critiche che allo spirito e alle disposizioni dello Statuto vennero mosse dal momento della sua promulgazione ad oggi e cos} il suo lavoro, oltre che per il resto, è pregevol~ per le citazioni che vi abbondano. I giovani, i quali non hanno nessun desiderio di formare la loro preparazione politica sulle frasi fatte e sul vuoto della comune rettorica, dovrebbero leggere questo lavoretto. PANTALEO INGUSCI: Ordinamenti statali in Europa e in America. Roma, Libreria Politica Moderna. - L. 3. Studio coscienzioso e serio. Utile per conoscere nelle linee essenziali gli ordinamenti · politici di quegli Stati di Europa e di America dei quali più spesso si parla e si• scrive. Esso giunge anche opportuno, in un momento in cui si discute con una ampiezza e con un interesse assai maggiori che nel passato di problemi costituzionali, di forme di Stato e di governo, di democrazia parlamentare e di democrazia diretta. Il pregio di questo lavoretto è nella preoccupazione di obiettività che l' A. ha avuto scrivendolo, attingendo per i giudizi e le critiche agli scrittori più autorevoli di ogni scuola, proponendosi d'informare piuttosto che di discutere. Precedono poche pagine di prefazione dell'on. G. Conti. ALMAMACCO RHPUBBLICANO PER IL 1924: Roma, Libreria Politica Moderna. - L. 6. Esce in ritardo, ma è questa una pubblicazione che nonostante il suo carattere periodico non è destinata a perdere di attualità. Raccoglie, infatti, sul periodo politico che attraversiamo documenti, note e scritti che non sarà inutile tenere presenti domani quando sarà solo storico l'interesse per gli avvenimenti dei giorni nostri. Bene quindi fu fatto a non interrompere la periodicità di uaa pubblicazione alla quale le stesse opinioni repubblicane dei compilatori danno un particolare interesse.
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