186 LA CRITICA POLITICA RECENSIONI: UNIVERSITÀ BOCCONI: Annali di Economia (Voi. Primo). Milano, Università Bocconi Editrice. È il primo volume di una collezione periodica che sotto il titolo « Annali di Economia> l'Istituto di Economia dell'Università Bocconi si propont! di fare uscire a liberi intervalli, in modo però da costituire ogni anno un volume di circa seicento pagine ciascuno, comprendente scritti di economia politica, finanza e statistica. La raccolta s'inizia bene. Presenta, infatti, scritti oltre che notevoli per l'argomento e gli autori, anche di viva attualità. Le peripezie monetarie del dopo guerra sono, ad esempio, esaminate da Achille Loria, il quale sostiene che mentre il problema monetario della guerra ha un carattere essenzialmente pratico, quello del dopoguerra ha invece un carattere essenzialmente teorico e che solo al lume della teoria può essere affrontato. Ed è appunto quanto egli fa. · Luigi Einaudi affronta, invece, con la ben nota competenza e con la consueta lucidità la grave questione de < La terra e l'imposta> soltevata dai provvedimenti finanziari Destefani che, pure su questa rivista, trovarono aspre e iondate critiche. È questo lo scritto più lungo del volume e la questione meritava di essere ampiamente trattata, come ha fatto l'autore, sotto i suoi diversi aspetti storico, teorico e tecnico. Dal lato teorico l' Einaudi conclude, con Carlo Cattaneo, che « l'adeguare l'imposta ai frutti della terra non è solo un barbaro errore teorico, ma è anche un gravissimo errore finanziario>. Dal lato tecnico si propone di persuadere, e persuade infatti, di questa verità: < che un unico metodo deve essere accolto per distribuire l'imposta sui diversi redditi i quali derivano da'lla terra; che questo metodo deve essere logicamente congegnato in guisa da dare, col minimo costo, il massimo risultato per la finanza, contribuendo, nel tempo stesso, in virtù del suo proprio congegno, al più sicuro incremento della produzione agricola>. « Problemi d'economia politica visti da uno statistico > è il titolo di uno scritto di Corrado Gini, utile al riesame di alcune posizioni teoriche. Infine Fulvio Zugaro presenta uno sguardo sintetico della produzione del suolo italiano> dal 1880 al 1923 espressa in numeri indici, lo studio dei quali servirà, oltre che a dare una visione d'insieme, a dare una idea degli squilibri che in certi periodi si sono manifestati tra lo sviluppo della_ produzione e que1lo del c'onsumo. Questa volta lo Zugaro si occupa solo BibliotecaGino Bianco della produzione primaria: agricola, minerale, pastorale. Successivamente si propone di occuparsi della produzione secondaria: industrie trasformatrici delle materie prime. Gli "Annali di Economia> possono aquistarsi in abbonamento : per l'Italia l'abbonamento annuo costa lire sessanta. MAFFEO PANTALEONI: Erotemi di Economia (Volume secondo). Bari, Giuseppe Laterza e figli, Editori. - L. 25. Più presto di quanto osavamo sperare è uscito il secondo volume della raccolta degli scritti di economia di Maffeo Pantaleoni. Vi troviamo, oltre i saggi originalissimi sui principi teorici della cooperazion~ (ai quali è aggiunto lo scritto più recente: Un esempio di falsa cooperazione) e sui sindacati e sulle leghe, i quali rivestono sempre carattere di viva attualità anche come problemi concreti di economia applicata, gli scritti sui « Massimi edonistici individuali e collettivi>, su « Caratteri delle posizioni iniziali e influenza che esercitano sulle terminali > e su < alcuni fenomeni di dinamica economica>. Attendiamo ora i volumi destinati a raccogliere gli scritti sui problemi di economia applicata, scritti nei quali Maffeo Pantaleoni - spirito realistico accoppiato ad un grandissimo ingegno - seppe fondere in modo meraviglioso, e potremmo anche dire perfetto, il principio teorico e la elaborazione dei dati concreti. GIOVANNI STUART MILL: La Libertà. Torino, Piero Gobetti Ed. - L. 8. « Il saggio del Mili, che i nostri vecchi prediligevano, ritorna èlinanzi agli italiani nel giusto momento dell'ansiosa ricerca del fondamento e dei limiti dell'idea della libertà> - sono le parole con cui il prof. Einaudi presenta questa nuova edizione del celebre e prezioso libretto. È un problema che ritorna, quello della libertà. E ci si può e ci si deve rifare agli antichi. L'argomento fu da essi dibattuto in tutti i sensi: poco o nulla c'è ora da aggiungere. Ed è molto difficile che quanto fu detto, con tanta precisione d'indagine e chiarezza d'idee, possa oggi esser detto meglio da altri, anche perchè oggi si scrive in fretta quel che si pensa con fretta. Il Mill - sia detto per coloro che non hanno ancora letto questo suo celebre saggio - non si ferma a discutere di forme politiche e nemmeno a rivendicare il principio di democrazia e di autogoverno (ciò che, ai suoi tempi e in Inghilterra, poteva ritenersi non necessario) ma, al di là delle forme politiche e degli
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