NOTE E COMMENTI 181 " Ma sarebbe un disastro per l' incomprensione di inevitabili comandanti improvvisati, uomini di sessanta e settanta anni, uomini rispettabilissimi, ma che però, sbalzati di colpo nella milizia dopo una vita trascorsa . . nella caserma, tr<;>verebbero immensa difficoltà a comunicare con i contingenti di giovani volontari plasmati di entusiasmo fasci sta che essi non co- .noscono ,,. I giovani ufficiali della·milizia- che hanno assapor~to la gioia degli alti comandi - chiedono, cioè, di ri tornarvi in nome dei diritti e dell'avvenire della rivoluzione, rimasta fino a questo momento incompiuta anche per il fatto che dopo esservi arrivati ne furono dimessi. Un'Associazione di Combattenti Indipendenti. Cosa avviene tra i combattenti? Delle vicende delPAssociazione, dopo l'insediamento del triumvirato fascista, poco se ne è più parlato sulla stampa. Non si deve da ciò arguire che da allora ad oggi tutto sia tornato nella normalità. I triumviri si sono messi volonterosamente all'opera sciogliendo sezioni e federazioni, destituendo Comitati direttivi e sostituendoli con speciali commissari. I componenti delle Associazioni, nella maggior parte dei casi, si rifiutano di sottostare alla imposizione e continuano a stringersi intorno ai componenti dei Comitati destituiti. Cos} la crisi si aggrava, la divisione degli animi si approfondisce e svanisce il prestigio dell'Associazione. Anzi sulle basi dell'Associazione vecchia sta prendendo forma l'Associazione dei Combattenti Indipendenti che dovrebbe raccogliere tutte le forze fed e li al voto di Assisi. ' Come è noto, le federazioni proBiblioteca ·Gino Bianco vinciali eh~ seguono le direttive fissate ad Assisi sono 50 su 52 e rappresentano circa 2t>0.OOOsoci. Un mese addietro - e ne riferimmo - gli esponenti di queste federazioni .. tennero a Roma il ·consiglio Nazionale che era stato proibito dal triumvirato fasci sta. Sappiamo ora che fu in quella occasione che si decise dicostituire un sodalizio di combattenti indipendenti. I capi di questo movimento hanno tenuto ai primi del mese corrente in Roma un altro convegno, che è stato presieduto dall'on. Viola. A conclusione dei loro lavori i convenuti hanno approvato il seguente ordine del giorno: "L'Assemblea dei legittimi rappresentanti di oltre 50 federazioni pro. vinciali combattenti, tra cui le maggiori d'Italia, intervenuti al Convegno nazionale di Roma il 5 aprile 1925, in vista dell'atteggiamento assunto - in contraddizio_ne persino con gli affidamenti ufficiali dati dal Governo - dal triumvirato governativo fascista coi suoi provvedimenti persecutorii, delibera di accettare e proseguire la nobile battaglia contro il t~iumvirato imposto ali' Associazione, continuando l'antica e libera organizzazione dei combattenti italiani cosl come essa sorse ali' inçlomani di Vittorio Veneto sotto quel nome stesso che solo per necessità contigenti integra con l'aggettivo " indipendenti "' e stabilisce di invitare gli organi provinciali a provvedere con fierezza di soldati, primi fra tutti quelli non ancora disciolti, alla difesa del comune patrimonio morale e dell' intangilità dell'organizzazione, secondo le disposizioni del proprio organo centrale direttivo". Seguiremo gli ulteriori sviluppi del movimento.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==