158 LA CRITICA POLITICA quanto l'eccesso apparente delle importazioni non è puramente l'effetto di inevitabili errori nelle rilevazioni statistiche (gli accertamenti delle importazioni essendo molto più facili e rigorosi che non quelli delle esportazioni), esso è pagato con altri proventi, che non sono quelli di cui si tiene conto nelle statistiche commerciali (rimesse degli emigrati, somme spese dagli· stranieri in Italia, noli della marina mercantile, ecc.). D'altra parte, basta gettare uno sguardo un poco attento· sulla composizione del nostro commercio d' importazione per subito comprend~re tutta f assurdità della ridicolissima tesi sostenuta dai moderni fautori del < nazionalismo economico » allo scopo di dare ad intendere ai gonzi che il loro programma è quello che tende a realizzare il < mito > della indipendenza industriale e commerciale dell' Italia. Il grosso delle nostre importazioni è costituito da prodotti alimentari e da materie industriali più o meno elaborate, che noi dobbiamo necessariamente acquistare, e sempre dovremo acqùistare fuori .,,del nostro regime doganale. . Come è stato molte volte dimostrato da altri e da me, le industrie metallurgiche e chimiche italiane, che sono quelle che, mancando _di una vera base naturale nel paese, sono le più interessate ad agire con tutti i mezzi sui Poteri dello Stato per ottenere un regime di protezionismo ad oltranza, dipendono assolutamente esse pure dall'estero per le importazioni delle loro materie prime indispensabili : carbone, rottami e minerali di ferro, soda, potassa, oli minerali, estratti _tannici, ecc. ecc. Così pure, eccettuata l' industria della canapa, che non ha in Italia un'importanza adeguata alla produzione nazionale di cotesta fibra, e quella della seta, la quale trov.a in paese la maggior parte della sua materia prima, importandone tuttavia cospicue quantità dall'estero, le nostre grandi industrie tessili, compresa ora anche quella della seta artificiale, sarebbero condannate ad una morte repentina _ilgiorno in cui non potessero più importare liberamente le loro materie prime : il cotone, la lana, la juta e la cellulosa di legno. Lo st~sso si può dire di numerose altre industrie, ed in modo particolare di quelle della carta, delle pelli, della gomma elastica. Assai interessante ed istruttiva riesce a questo proposito la ripartizione del nostro commercio internazionale nelle 8 Sezioni in cui sono specificate le nostre importazioni ed esportazioni dopo il 1 ° luglio 1921, data di applicazione della nuova Tariffa doganale. Commercio dell'Italia nel 1924. Sezioni della statistica I) Animali, generi alimentari, e tabacchi Il) Semi e frutti, oleosi; oli e grassi animali e vegetali; cere . . . . • . 111)Materie tessili e loro prodotti • . . Biblioteca Gino Bianco Importazioni Esportazioni milioni di lit'e 4.834 954 5.424 3.751 395 6.612
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