Il commercio estero dell' Italia ed il Protezionismo È uscita testè per cura della Direzione Generale delle Dogane e Imposte indirette presso Il Ministero delle Finanze la Statistica del commercio speciale di importazione e di esportazione dell' Italia per l'anno 1924, che si riassume in questi risultati totali comparativi con quelli dei due anni precedenti 1923 e 1922 (1) : 1924 1923 1922 Importazioni Esportazioni Milioni di lire 19.412 17.217 15.807 14.320 11.089 9.307 Senza alcun dubbio, queste cifre fanno prova di un progressivo confortante incremento dei traffici internazionali dell' Italia. Ma esse conf ermano nello stesso tempo la vecchia verità economica indarno negata dai protezionisti di tutte le scuole e di tutte le cricche che < i prodotti si scambiano coi prodotti >, e che, quindi, le importazioni e le esportazioni non sono che i due aspetti di uno stesso fenomeno, dato che per vendere bisogna comperare, e viceversa. Di fronte a queste constatazioni, perde qualsiasi valore il fatto meramente illusorio, del quale i protezionisti potrebbero rallegrar~i, che il cosidetto < sbilancio commerciale > dell' Italia, la eccedenza cioè delle importazioni sulle esportazioni registrate nella statistica del commercio internazionale, si palesa diminuito nel 1924 a 5.092 milioni di lire, contro 6.128 milioni nel 1923, e 6.500 nel 1922. . È certissimo che nel 1924, al pari che negli anni precedenti, l' Italia, per causa del suo commercio internazionale, non si è indebitata verso gli stranieri nè di 5, nè di 6 miliardi di lire all'anno (2). Soltanto, ed in (1) I confronti cogli anni anteriori tornano vani, perchè alla metà dell'anno 1921 fu sostanzialmente mutato il sistema degli accertamenti dei valori delle merci importate ed esportate, che ora ·hanno per base le dichiarazioni dirette debitamente controllate degli importatori ed esP.ortatori, mentre in passato si facevano globalmente a fine di ogni anno da una speciale Commissione per i valori doganali. (2) Nel triennio 1911-1913, che si pub ricordare oggi con vero rimpianto per le condizioni economiche del nostro, e degli altri paesi, lo <sbilancio> del commercio estero dell'Italia fu in media di 1.179 milioni di lire all'anno; ciò che, tenuto conto del mutato valore della moneta legale, corrisponde a più di 5 miliardi e mezzo di lire attuali. Tutti potremmo rallegrarci, se l' Italia potesse oggi svolgere i suoi traffici internazionali nelle condizioni dell'immediato anteguerra, anche coll'appare~te sbilancio che allora mostravano le sue statistiche commerciali. Biblioteca Gino Bianco '
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