La Critica politica - anno V - n. 3 - marzo 1925

• 104 LA CRITICA POLITICA alle posizioni d' ieri, perchè ·più tollerabili di quelle d'oggi, per scalzarle poi in un nuovo domani. In questo senso, dietro al fascismo non si torna, tale è il valore rivoluzionario del fascismo ; e se ciò può atterrire chi col fascismo si ·scaldò la serpe in seno, deve far accorti i rivoluzionari che questo non è tempo di mortificazioni. A socialisti e repubblicani, se sapessero volger lo sguardo anche di là dai confini, dovrebbe riuscire oggi naturale e spontaneo, e ben più fecondo per una comune azione, un concreto accordo tra loro, piuttosto che con le frazioni retrograde d'una <democrazia> conserva,- trice, e con le vecchie clientele della borghesia capitalista. Azione rivoluzionaria poi non vuol dire barricate quando sono materialmente impossibili, ma vuol dire, in questo tempo, preparazione delle coscienze e propaganda d' idee. Non dovrebbe riuscir molto difficile, diciamo, ai socialisti come ai repubblicani rendersi ragione dell'opportunità e necessità insieme, per non lasciarsi sviare e sopraffa~re poi dai comuni avver- . sari di domani, ·di non separarsi nella lotta, seguendo le vecchie vie divergenti ; oggi che la politica internazionale, agli uni specialmente, può apprendere l'ineluttabilità di procedere, affrontando il problema sociale, a radicali riforme politiche che ne siano la condizione preliminare e insieme la sola sicura garanzia (1). L'insistere sopra la distinzione di un problema politico da uno sociale - come l' Ansaldi fa - non ci sembra che abbia un buon fondamento. L' incapacità rimproverata ai socialisti di rendersi conto della necessità di muovere nel tempo stesso alla riforma delle istituzioni politiche e di quelle sociali, si può sempre ritorcere contro quei repubblicani che fini- ~cono col soffocare le loro pretese rivoluzionarie, e mutarle in sterili e inattuali richieste, per non sapervi dare più ampio respiro, non astraendole mai dalla cosidetta questione sociale. Noi sentiamo d'aver già assunto un'analoga posizione, in quanto tale da preludere ad una soluzione integrale e radicale, perchè questa rivista, agitando un problema particolare della storia e della politica italiana, l' inquadra in una generale soluzione ·della crisi che travaglia la società nostra, nè pensa a porre il problema del regionalismo e delle autonomie avulso da quel1'unità di concezione eh' è l' indice primo di una capacità d' intendimento dei probleini della vita moderna, e d'una possibilità di azione. RODOLFO MORANDI (1) Le divergenze tra questi partiti non sono tali da non permettere una larga azione comune, mentre domani, su tanti punti di meno urgente soluzione, potrebbe rinnovarsi un più leale di quel che non sia stato finora, e quindi più utile contrasto d'idee. Di buono o mal grado molte altre forze c_ertamente, per non rimanere in iscacco, vi si unirebbero, e forse la situazione sarebbe presto capovolta per la necessità ch'altri avrebbe di correre a troppo tardi ripari. BibliotecaG·inoBianco

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