La Critica politica - anno V - n. 3 - marzo 1925

140 LA CRITICA POLITICA serio all'agricoltura, con la deficiente coscienza del popolo e con la mancanza di una borghesia illuminata, colla ignoranza del clero e con la mancanza di una autorità statale imparziale, metodica e decisa. Quanto poi alla preparazione degli italiani scrive: < a parte alcune istituzioni dovute a un piccolo numero d' iniziative caritatevoli e pie, l'apprendisage nella realtà non esiste, l'organizzazione del lavoro nemmeno ; e infine i sindacati oscillano sempre entro due ruoli: un ruolo di mutualità tra gli adulti e un ruolo puramente politico>. L'a. non ritiene poi che la riforma Gentile del1' insegnamento pubblico abbia considerato in giusta misura le attuali esigenze dell' I tali a. Ci guarderemo bene dal dire che il sig. Joly abbia scritto sul nostro paese cose molto originali e interessanti. Il materiale di cui egli si serve per i suoi giudizi è tutto di seconda mano e quindi lo conoscevamo già. Un difetto fondamentale del libro è intanto che l'a. 'abbia, per scriverlo, attinto quasi esclusivamente a fonti cattoliche e ne abbia preso l'ispirazione. Non che le fonti cattoliche siano meno apprezzabili delle altre; ma quando si vuole studiare e conoscere un paese bisogna innanzitutto attingere alle fonti più diverse. Poi bisogna dimenticarsi per qualche tempo dei propri gusti e delle proprie preferenze e vivere a contatto diretto con quel popolo per cercare di penetrare nel suo spirito, nelle sue tradizioni, nei suoi costumi. Questa esperienza diretta - questo sforzo di conoscere l'Italia e di formarsene un opinione propria e non di seconda mano - ci sembra sia mancata nel Joly. E ciò rende meno apprezzabili i suoi rilievi e le iue osservazioni per quanto gli elementi su cui si fondano siano spesso esatti. I G. PREZZOLINI: Giovanni Papini. Torino, Piero Gobetti Editore. - L. 6. È il migliore studio critico su Papini. Scritto nel 1914 è stato aggiornato con una ventina di pagine su Papini durante la guerra e Papini cattolico. L'autore non ha creduto, per quanto Papini abbia nel frattempo mutato più volte d'idee e abbia conquistato la popolarità, di dover cambiare giudizi: l'uomo è rimasto fondalmentalmente quale lo aveva veduto. E così ritiene che il centro dell'opera di Papini resti sempre " Un Uomo finlto,, con le "Cento pagine dt poesia,,. Quando si voglia considerar.e i suoi articoli a fav_oredella guerra e poi quelli sulla guerra si deve tener conto che < tutta la sua vita era stata una esperienza alla ricerca della realtà e la sua poesia una nostalgia e un rammarico di questa realtà sfuggente sempre dinanzi, sempre promessa, sempre dileguata appena raggiunta. Papini non è un uomo d'idee, ma un poeta delle idee; il s1-10· spirito non è scettico, come si è detto, ma accarezza le parvenze delle idee, i loro aspetti estetici, le loro promesse di realtà e le loro possibilità di fede: esplorate le quali, come stanco se ne allontana>. < L'amarezza di quelle delusioni politiche e giornalistiche, la visione del dopo-guerra turbolento e rivoluzionario, lo spettacolo di tutti quegli egoismi scatenati da tanto parlare di rinnovamento e di frattllanza delle Nazioni, ha probabilmente condotto Papini a considerare la via della religione come la sola che potesse risolvere i problemi che l'Umanità si trova dinanzi>. Prezzolini non entra in questo dominio, della conversione: è questione troppo intima, troppo personale perchè, finchè Papini non ce la racconti, sia possibile discuterne il valore. Quanto alla famosa "Storia di Cristo,,, essa ha un valore puramente letterario, non artistico. < Il pensiero, la storia, la religione non v' en• trano. È una storia di Cristo non storica e nemmeno cristiana>. Papini - secondo Prezzolini - è essenzialmente un artista, il più significativo della nostra generazione, e i suoi libri vanno valutati col metro dell'arte. NUOVE PUBBLICAZIONI MAFFEO PANTALEONI: Eroteml di Economia (Volume Secondo). Bari, Gius. Laterza e figli. - L. 25. ENRICOFORD: La mia vita e la mia opera (Edizione italiana autorizzata dall'Autore). Bologna, Casa Editrice Apollo. T. G. MASARYK: Le problèmes de la D~mocratie (Essais politiq ues et sociaux). Pre• face de Albert Thomas. Paris, Marcel Rivière Ed. - Fr. 6. BENEDETTOCROCE: Elementi dt Politica. Bari, Gius. Laterza e figli. - L. 8. GIOVANNISTUARTMILL: La Libertà ( con prefazione di Luigi Einaudi). Torino, Piero Gobetti Editore. - L. s. DAVIDE}AHIER: Il 1 articolo dell~ Statuto e la Ubertà religiosa tn Italia. Torino, S. Lattes e C. Editori. - L. 3. G. FRISELLAVELLA: / trattati di commercio Jra l'Italia e la Germania dopo il 1882 e l'accordo economico del 1925. Torino, < La Riforma Sociale> Ed. OLIVIERO ZUCCARINI - Direttore resp. Selci (Umbria), Soc. An. Tip. Pliniana. BibliotecaGino Bianco •

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