-- NOTE E COMMENTI 135 d'Italia, in articolo a firma del suo direttore, pubblicava quanto segue: " Nè possiamo tacere la nostra nausea per tutto ciò che avviens intorno al caso De. Bono. · "Non deve essere permesso citare come esempio di imparzialità e di gravità le sedici ore di interrogatorio del senatore De Bono. " Il generale De Bono è un senatore del Regno, è un generale decoratissimo, conosciuto da tutti non come un trollpier in ritiro, ma un valo roso soldato che sente altissimo il senso del dovere, scrittore di cose militari, autore della Canzone del Grappa, gentiluomo nel sentire e nei modi. Egli è oggi gittato in pasto alla morbosa curiosità del pubblico in base all'oscura denuncia di un giornalista squilibrato. " De Bono, quadrumviro della marcia su Roma, capo delle camicie nere, non deve soffrire più oltre lo stillicidio perverso. " È bene gridare, specialmente in proisimità del grande anni versa-rio, che il fascismo non si lascia vincere. Le camicie nere non sono entrate a Roma in ginocchio, ma a fronte alta. "Non è colpa noatr_a se invece di fidare sul civismo degli altri dobbiamo· ancora una volta fare appello alle quadrate legioni. ... ,,. I commenti non occorrono. Infatti, l'articolo è chiaro. Ripresa parlamentare. Si è avuta una ripresa parlamentare con una discussione sulla politica interna, brevissima e senza interesse. Mancava l'on. Mussolini malato, sembra, d'influenza. Si osserva che la malattia si prolunga troppo, oltre i termini del normale. Ma una malattia non è un fatto politico. Per ciò passiamo sopra alle induzioni e alle deduzioni che si fa.nno. Biblioteca Gino Bianco Al dibattito parlamentare ha partecipato, per i liberali, l'on. Giovannini. Il suo discorso è stato notevole per la vivacità con cui i deputati fa-. scisti l'hanno spesso interrotto, per l'ingenuità di alcune delle sue domande al governo, e per talune affermazioni che meritano di essere tenute in conto. Prendiamone una. Il deputato liberale ha detto di essere contro l'attuale politica del governo perchè " i consensi che fino a poco tempo fa circondavano il fascismo, gli permettevano di guardare l'opposizione con tranquillità e poi perchè questo regime eccezionale si fa sentire anche e sopratutto contro gli oppositori costituzionali che non hanno niente a che vedere coi partiti sovversivi. .. ~ ,, All'on. Giovannini dunque dispiace la politica di compressione perchè è applicata anche nei riguardi dei fiancheggiatori di ieri. Se per lui e per i suoi amici si avesse maggiore riguardo, allora troverebbe giustificata la politica governativa. Forse anche l'approverebbe, come ha fatto, in passato. Quanto alle elezioni ·l'on. Giovannini ha detto: "Noi desideriamo che le elezioni siano fatte in regime di libertà,,. Avendo il ministro Federzoni risposto prontamente: "81, senza dubbio .... ,,, il deputato liberale ha aggiunto : " prendo atto di questa sua dichiarazione ,,. Ora noi vorremmo sapere se per l'on. Giovannini le elezioni del 6 aprile 1924, da cui egli ripete il mandato parlamentare, furono elezioni svoltesi in libertà. Ecco un caso pratico sulla base del quale in fatto di libertà ci si può intendere meglio. Tanto più che lo stesso deputato ha concluso il suo discorso formulando l'augurio che il " fascismo ritorni alle sue origini di lotta per la conquista di tutte le libertà ,,. Anche su questo punto sar~bbe desi-
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