,; 134 LA CRITICA POLITICA sto, già affermato quando entrai nella polemica per la Milizia Nazionale, che io definisco un organo del partito a disposizione della Nazione per la difesa dello Stato>. Ci sembra che l'on. Farinacci abbia perfettamente ragione. Certi liberalimonarchici - e cioè monarchici del vecchio stampo - non vogliono ancora convincersi di una verità che troviamo lucidamente affermata dal Pellizzi in un articolo in < Rivoluzione fascista > del 1 gennaio : < che quando è accaduto il fatto storico di capitale importanza, del giuramento al Re da parte della Milizia Volontaria, non si è trattato soltanto della Milizia che giurava al Re, ma del Re che riceveva e accettava il giuramento. Se il fascismo è per tal modo divenuto monarchico e dinastico; Monarchia e Dinastia sono anche, per tal modo, divenute un poco fasciste >. L'assoluzione di Regazzi e il processo Matteotti. Quel tale Regazzi, ras di Molinella, che colpito da mandato di cattura per imputazione di assassinio continuò per oltre un anno a girare per l'Emilia e a partecipare a pubblici consessi e pubbliche manifestazioni senza che l'autorità di pubblica sicurezza riuscisse ad accorgersene, e che fu tratto in arresto solo dopo che la stranezza del fatto spinse la stampa a denunciarlo, è stato processato e assolto alle Assise di Bologna. Lo si sapeva tanto che l'< Assalto> di ·Bologna poteva dare la notizia dell'assoluzione fin dagli inizi del processo, e gli avvocati d~lla parte civile po-· tevano ritenere inutile la loro presenza al dibattito. L'assoluzione ha fatto gongolare di gioia la stampa fascista. Non discutiamo. Rileviamo piuttosto il modo Biblioteca Gino Bianco come l'ha commentata il giornale di Farinacci, per i riferimenti che vi si fanno ad un altro processo, quello per l'uccisione di Matteotti. Regazzi <se anche colpevole - di- . ce il giornale di Cremona del 7 marzo - non va confuso col crimit1ale comune che commette il reato per selvagge tendenze antisociali. Non era possibile un giudizio diverso, ed esso trascende il fatto contingente per elevarsi alla maestà di un inappellabile giudizio, che suona condanna alle Opposizioni, le quali credevano, attraverso il processo Regazzi, di fare il processo al fa- . sc1smo >. Il giornale viene quindi alle seguenti conclusioni : < L'amara disillusione che oggi angoscia l'Opposizione non è che l' anticipo di quella che l'attende col processo Matteotti, che finirà per essere la tomba dell'Aventino, tomba che nessun fatidico angelo dischiuderà. Questo dovrebbero comprendere tante timorate persqne fra le quali il gen. Zuppelli, che non hanno ancora voluto persuadersi che di questo delitto il partito deve assumersi tutta intiera la responsabilità. Ciò che ora diciamo, non deve meravigliare nessuno, perchè non facciamo che ripetere quanto altre volte dicemmo, quando dirlo era cosa ardua e anche pericolosa >. Processo Matteotti. Si sa come, in seguito alla denuncia contro il senatore De Bono, l'incartamento della istruttoria di questo processo_sia passato alla Commissione istruttoria del Senato costituito in Alta Corte di giustizia. Orbene, appena a tre giorni di distanza dal commento di Farinacci per l'esito del processo Regazzi, su quest'altro processo, e con particolare riferimento alla posizione del generale De Bono, il Popolo
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==