BONIFICHE MERIDIONALI 111 Più prudente il Giornale della Fedérazione nazionale dei Consorzi Agrari, del 21 dicembre, dà la notizia pura e semplice della costituzione· di un Comitato per le bonifiche del Mezzogiorno, ad iniziativa, notisi, della Federazione nazionale delle bonifiche. Chi scrive non ha nessuna intenzione di gettare acqua sul fuoco ; ma precisamente per la stima che ha delle egregie persone costituenti il Comitato ad alcuna delle quali è legato an«he da vincoli di amicizia, si permette di interloquire per lumeggiare la complessità del problema · e per allontanare, qualora esistesse - come da qualche vociferazione sembrerebbe - il pericolo di un accaparramento delle bonifiche, di una specie di presa di possesso da parte di persone od Enti non meridionali, non proprietari di terre nel Mezzod}, non preparati, nè tecnicamente nè finanziariamente, quanto la complessità e la vastità del problema richiederebbe, a fare opera seria, al solo scopo di mercanteggiare le provvidenze governative inerenti alle bonificazioni di prima categoria. Niuno più dello scrivente vorrebbe vedere avviata per davvero la redenzione delle plaghe più abbandonate del Mezzogiorno ; e se i propositi e le opere debbono valere più delle parole anche nel Paese nostro, come valgono nelle Nazioni che sono alla testa del movimento mondiale, il modestissimo esempio dato da chi scrive in questo recondito angolo di Basilicata ed un ventennio oramai di vita meridionale, dovrebbero consentirgli non solo ampia libertà di parola, ma anche sincerità rude a riguardo di uomini e cose senza offesa per nessuno, proprio per amore di risultati effettivi, giovevoli alle Regioni meridionali. Si è detto, ma non sarà inutile ripeterlo, e affermarlo come assioma fondamentale e punto di partenza di ogni discussione al riguardo. La bonifica nel Mezzogiorno d' Italia è ben lontana dall'essere, pochissimi casi eccettuati, quel problema ben precisato nei suoi termini, ben noto ormai, a soluzione ben preventivabile tecnicamente e finanziariamer:ite, come è nella Bassa Valle del Po. La bonifica meridionale non ha perimetro definibile, ristretto ; ma si allarga il più delle volte nel1'ambito dell' iutiero bacino; non consta di poche determinate opere idrauliche e di ingegneria rurale, di maggiore o minore entità; ma richiede un complesso di opere e lavori non tutti e non facilmente preventivabili senza sperpero di danaro, sia esso dello Stato, cioè di tutti i cittadini, o di una parte di essi, i proprietari o gli agricoltori operanti. Salvo _pochi casi di territorio ben delimitato, relativamente ristretto, da conquistare alla coltura con precedenti analoghi se non in tutto simili a quelli oramai consuetudinari nella bassa vallata del Po, tutto il rimanente delle lande da bonificare costituiscono ampi territori, intiere provincie, o gran parte di provincie, più bacini idrografici nei quali si alternano e stanno contigui vasti possessi, o latifondi che dir si vogliano . ' e piccoli o piccolissimi possessi in grande numero, senza che si possa iblioteca Gino Bianco
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